Imperia. L’Unione Sindacale di Base interviene, con una nota stampa, in merito alla situazione di alcuni dipendenti della Riviera Trasporti, che vengono “pagati per stare a casa“. L’USB precisa che:
“Ci sono invece circa 130 dipendenti che nonostante lavorino regolarmente non vengono pagati completamente per una ritorsione, gli è stato decurtato lo stipendio perché non hanno accettato di sottostare alle imposizioni di Riviera Trasporti che nel 2014 ha disdettato tutti gli integrativi e le parti normative con buona pace della proprietà in blocco e per questo i lavoratori si sono rivolti al giudice del lavoro.
Inoltre nonostante le nostre richieste l’azienda omette di comunicare con noi per definire i modi e i termini di queste decurtazioni che ancora oggi vengono effettuate con in più il recupero di somme che per un certo periodo ci erano state ridate, andando a peggiorare la vita delle famiglie che già si trovano a fare i conti con i problemi di una crisi che non vuole passare.
Ora ci chiediamo: perché nessuno vuole risolvere questa situazione? quando diciamo nessuno parliamo sia della politica che in più occasioni si è detta sconcertata dal trattamento che subiamo ma che poi non vuole o non può intervenire, ne da certe parti sociali che con l’azienda hanno siglato un accordo peggiorativo e discriminatorio e che ormai ha reso la situazione fuori controllo, ne dalla direzione che in più occasioni con toni arroganti ha evitato a noi di dire cosa pensiamo di tutto quello che ci succede e di confrontarsi, perché questa direzione che utilizza soldi pubblici continua a logorare il morale dei dipendenti che hanno solo chiesto al tribunale se era giusto o no quello che hanno subito? dipendenti i quali continuano a lavorare regolarmente ed effettuano il loro dovere ne più ne meno dei loro colleghi che non si sono opposti ai quali invece viene pagato il 100% dello stipendio. Quando qualcuno vorrà dare una risposta a tutti noi saremmo lieti di ascoltarla”