Nuova grana per il Comune di Imperia. Nel mirino, ancora una volta, il depuratore. La struttura, inaugurata dopo anni di polemiche e ritardi, infatti, presenta danni alla vasca nord del sistema di sedimentazione a pacchi lamellari dell’impianto. Danni per i quali è stato chiesto un intervento di somma urgenza alla ditta Veolia W. T. italia S.p.A., quale unico soggetto attualmente impegnato direttamente nella gestione del depuratore.
Il Comune, però, ha voluto vederci chiaro sulla natura dei danni, in quanto in base a un verbale sottoscritto dal dirigente del settore ambiente Alessandro Croce, potrebbero “derivare da carenze costruttive e/o gestionali imputabili all’ATI che realizzò e tutt’ora gestisce l’impianto”. Insomma, il Comune di Imperia intende capire se vi siano gli estremi per adottare legittimi atti a tutela dell’ente. A riguardo è stato affidato alla società Qonsult Engineering srl, nella persona dell’Ing. Mauro Vivaldi, un incarico professionale per accertare le cause che hanno cagionato il danno.
L’ing. Vivaldi presenzierà alle operazione di ripristino della vasca nord dell’impianto di sedimentazione a pacchi lamellari proprio per verificare l’origine dei problemi al depuratore. Un primo sopralluogo è già stato eseguito nella giornata di ieri, lunedì 11 luglio, per verificare l’entità del danno.
Per il Comune di Imperia, dunque, l’ennesima grana legata al depuratore (sul quale verte un contenzioso da centinaia di migliaia di euro sulla gestione) con il rischio di dover sborsare un ingente somma in un momento già molto difficile sotto il profilo della salute del bilancio.
“Attendiamo i risultati del sopralluogo di ieri – commenta a ImperiaPost l’assessore all’ambiente Giuseppe De Bonis – per verificare se vi siano o meno delle responsabilità da parte di terzi nella realizzazione e nella gestione del depuratore. Una volta avuti chiarimenti a riguardo, agiremo di conseguenza”.
“È un problema grave – commenta a ImperiaPost il sindaco Carlo Capacci – che cercheremo di risolvere. C’è comunque una garanzia decennale, come previsti dal codice civile, sui lavori di realizzazione del depuratore. L’obiettivo quello di verificare se via sia o meno un difetto di costruzione o se i danni siano stati causati da altri fattori”.