Il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo ha affidato una consulenza a una commercialista sanremese per fare chiarezza sull’utilizzo, da parte della Rari Nantes, dei fondi comunali, pari a 350 mila euro, destinati alla manutenzione della piscina Comunale.
Secondo l’ipotesi di reato contestata dalla Procura all’ex presidente della Rari Nantes Luca Ramone, indagato per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, parte dei fondi sarebbe stata utilizzata dalla Rari Nantes per finanziare l’attività sportiva, e non solo, della squadra femminile di pallanuoto, la Mediterranea Imperia, negli anni in questione protagonista assoluta in serie A1 e in Europa, con trofei e successi di primo piano. Nel mirino degli inquirenti sono finite trasferte, pranzi, cene e feste.
La professionista sanremese sarà chiamata a visionare nei dettaglio i conti della Rari Nantes per verificare se i fondi comunali siano o stati o meno utilizzati per scopi diversi da quelli previsti dalla convenzione tra Comune e Rari Nantes, ovvero per la manutenzione della piscina “Felice Cascione”.
L’inchiesta, lo ricordiamo, è condotta dalla Polizia Postale di Imperia, coordinata dall’Ispettore Ivan Bracco. Proprio la Polizia Postale ha consegnato nelle scorse settimane al Pm Bogliolo una lunga relazione che analizza l’operato degli amministratori della piscina nel corso degli ultimi anni, con particolare riferimento all’utilizzo del contributo erogato dal Comune di Imperia.
Nel corso dell’inchiesta il Pubblico Ministero ha sentito come persona informata sui fatti anche il segretario generale del Comune di Imperia Rosa Puglia che, solo pochi mesi fa, aveva aperto ufficialmente un’inchiesta interna al Comune di Imperia proprio in merito alla gestione, da parte della Rari Nantes, del contributo pubblico pari a 350 mila euro. Ascoltato anche il dirigente del settore Sport del Comune di Imperia Giuseppe Enrico.