Dolcedo. Sull’ultimo numero della prestigiosa rivista online di architettura montana ArchAlp (http://areeweb.polito.it/ricerca/IAM/) dell’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino è stato pubblicato un articolo sul Monte Faudo dal titolo: “Antiche pratiche di agricoltura e allevamento al Monte Faudo”, a cura di Pierangelo Fierro, Paolo Gollo e Natale G. Trincheri. L’articolo è una sintesi delle ricerche di P. Fierro e N.G. Trincheri sugli usi e le tradizioni locali e di P. Gollo sui paesaggi terrazzati e le architetture in pietra secco.
Questo numero di ArchAlp è intitolato “Paesaggi della terra” e indaga il tema del paesaggio montano nel rapporto tra l’architettura e l’agricoltura montana. Dal monregalese alle Alpi svizzere l’agricoltura di montagna sta attraversando oggi una nuova stagione che la riporta al centro delle politiche per uno sviluppo equilibrato del territorio alpino. Tra i tanti interessanti articoli pubblicati vengono trattati i temi dell’agricoltura di montagna, della qualità dei prodotti della biodiversità, dell’architettura alpina tradizionale e contemporanea, nonché dell’utilizzo sostenibile delle risorse naturali alpine. Si evidenziano inoltre i progetti vincitori del Premio Internazionale “Fare paesaggio” sui temi dell’architettura contemporanea alpina e del recupero dell’architettura tradizionale; nonché le felici esperienze di ritorno alla vita in montagna da parte di giovani che hanno provato ad intraprendere nuovi modi di vita in risposta all’attuale crisi, non solo occupazionale.
ArchAlp riporta una riflessione sulle attuali risorse economiche disponibili per importanti finanziamenti da investire in ambito rurale come il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 e ricorda infine il “3° Congresso Mondiale per i paesaggi terrazzati” che si terrà a Venezia dal 6 al 15 ottobre 2016 (www.terralandscapes2016.it) dopo le precedenti esperienze della I° Conferenza Internazionale tenutasi sotto l’egida di Unesco e FAO nella Repubblica Popolare Cinese nel novembre 2010 e la seconda Conferenza tenutasi a Cusco in Perù dal 15 al 22 maggio 2014.
Il Sindaco Giovanni Danio: esprimo grande soddisfazione nel vedere pubblicato un articolo sul Monte Faudo all’interno di una prestigiosa rivista di cultura alpina e ringrazio gli autori.
Il Monte Faudo non è solo oggetto di studio, l’Amministrazione sta lavorando per affrontare i tanti problemi di abbandono e degrado che interessano l’area. Un territorio di enorme valore naturale con testimonianze importanti della nostra storia locale: gli antichi percorsi in pietra, le architetture, i terrazzamenti, le testimonianze archeologiche e molto altro.
Intendiamo tutelare e valorizzare tutto questo patrimonio e promuovere usi sostenibili della montagna, anche e sopratutto in chiave agrituristica; gli esempi riportati nella rivista ArchAlp devono rappresentare uno stimolo in questo senso. Inoltre guardiamo ad esperienze consolidate a noi vicine come l’area del Finalese.
Per far questo l’Amministrazione Comunale ha istituito una Commissione che è già al lavoro ed è composta da rappresentanze del Consiglio Comunale di Dolcedo e da rappresentanti dei Comuni limitrofi di Pietrabruna, Taggia e Montalto Ligure. L’obiettivo iniziale è quello di regolamentare l’uso di questi territori da parte di tanti appassionati che frequentano la zona durante tutto l’anno per evitare fenomeni di inciviltà, distruzione ed inquinamento. Intendiamo coinvolgere tutte le associazioni e gruppi che operano per la tutela del territorio e le società che operano nel turismo e organizzano trekking, escursioni in mountain-bike e a cavallo. Le decisioni che verranno assunte saranno necessariamente il frutto di un lavoro partecipato e condiviso da più persone possibile, con l’obiettivo della promozione culturale e turistico-sportiva dell’area nel pieno rispetto della tutela e della valorizzazione ambientale.
Siamo ben consapevoli che c’è molto lavoro da fare e con poche risorse a disposizione. Per questo abbiamo già attivato progetti in chiave europea per provare ad ottenere risorse per interventi nell’ambito del II° Bando Programma Interreg – ALCOTRA sul recupero ambientale unitamente a partenrs italiani e francesi e per interventi sulla sentieristica e sui percorsi tematici intervallivi nell’ambito del progetto “Tech Care: Costa Azzurra-Riviera Esperienze turistiche”.
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