“A San Bartolomeo al Mare è ubicato il casello autostradale della A10 Genova-Ventimiglia dal quale transita gran parte del movimento turistico dell’intero Golfo Dianese”. A scrivere è l’ex sindaco Rosanna Brun.
“All’incrocio tra Via Roma e Via Aurelia – prosegue – tutti i turisti in arrivo avevano la possibilità di giovarsi di una visuale “in anteprima” sul mare, appena in fondo a Via della Resistenza.
Tutti noi conosciamo il valore della “vista mare” : chi vive e lavora in una località che il mare lo porta nella sua denominazione, appunto “San Bartolomeo al Mare”, chi promuove la propria attività vicina al mare o affacciata sul mare, chi offre in affitto o in vendita un immobile dotato di “vista mare”, pensiamo solo a quante volte viene evocata la “vista mare” anche quando non c’è ….
Il mare, insomma, è richiamo assoluto per i vacanzieri della Riviera e per chi vi lavora, cioè una intera comunità.
Tutti lo sanno, eccetto l’Amministrazione Comunale di San Bartolomeo al Mare “guidata” dal nostro impareggiabile Indiana Jones, che è riuscito a compiere il capolavoro di nascondere, con quel modello di rotonda tanto discussa e mai finita, la vista mare che si paventava spontaneamente come biglietto da visita del Golfo Dianese.
Oggi, per vedere il mare all’incrocio Via Roma/Via Aurelia bisognerebbe arrivare, forse, a bordo di un TIR, meglio se seduti sul tetto della cabina, poiché dal piano stradale, seduti in un comune autoveicolo, sia auto o furgone, tale vista è ormai interdetta.
E pensare che sembrava persino superfluo, nella sua ovvietà, l’unico vincolo presente sul progetto “rotonda”, cioè la prescrizione di salvaguardare la veduta su Cervo in direzione Levante. Oggi siamo costretti a chiederci cosa sarebbe mai potuto accadere se non vi fosse stata quella prescrizione. Il nostro Indiana Jones al contrario ed i suoi colleghi di cordata sarebbero riusciti ad oscurare anche la meravigliosa vista di Cervo ?
A tutti loro vanno i complimenti del caso : saranno ricordati a imperitura memoria per l’incompetenza e l’incuria che contrassegneranno un periodo di Amministrazione Comunale tra i più nefasti nella storia del nostro Comune di San Bartolomeo (al MARE), grazie ad approvazioni di opere pubbliche pensate e fatte letteralmente “alla cieca” ma, ahinoi ! con l’impiego di denaro pubblico, che dovrebbe essere speso per migliorare il patrimonio pubblico, per tutelare le risorse naturali e, perché no, anche per valorizzarle”!