Dopo il Ferrocarril e la Baia Zen, locali della movida sequestrati per problematiche di natura demaniale e mai più riaperti, Borgo Prino perde anche la storica discoteca “Capanne Beach”. Una chiusura, annunciata a dir la verità già a inizio stagione, che mette fine, definitivamente o quasi, alla vita notturna in uno dei quartieri della città che sino ai primi anni del 2000 rappresentava uno dei centri del divertimento.
Sono rimasti, allo stato attuale, solo “La Scala Azzurra” e il “Tapas”, in quello che è diventato, almeno nelle ore notturne, un deserto. Da centro della movida a “zona del silenzio”, come si legge sull’immagine che campeggia sulla pagina facebook della discoteca “Capanne Beach”.
Le Capanne resteranno comunque operative come stabilimento balneare. A quanto pare, però, Borgo Prino non ha più appeal, per le società organizzatrici di eventi, sotto il profilo dell’intrattenimento notturno. I motivi? L’insofferenza dei residenti per i volumi della musica considerati troppo alti e da sempre osteggiati e le problematiche demaniali e , forse, la crisi economica. Un mix, putroppo, davvero letale.