“Durante l’ultimo Consiglio Comunale è riaffiorata l’idea che per il rilancio della città occorre puntare sul turismo congressuale. Si è parlato di un progetto per una struttura in grado di ospitare ben 800 persone“. A scriverlo sono Andrea Guglieri e Mimmo Bisso del Comitato Cittadino per la Legalità, di Diano Marina, con una nota stampa.
“A nostro parere l’iniziativa non è percorribile per la nostra città ed è anche desueta. Oggi gran parte degli incontri tra persone interessate ad una problematica nazionale si risolvono con conferenze in streaming. In Italia, per un certo periodo, abbiamo assistito al boom dei congressi, favoriti anche dalla possibilità per i partecipanti di detrarre le spese ai fini fiscali. Dopo la stretta operata dal Fisco , tali iniziative si sono sgonfiate.
Rimangono i grandi congressi di “immagine”, ma per questi occorrono: linee di comunicazione efficienti, presenza di attrazioni collaterali, servizi di accoglienza e assistenza che la nostra città non è in grado di garantire. Gli eventi congressuali di rilevanza nazionali e internazionali rientrano nella quasi esclusività di Roma e Milano. Una strada percorribile è invece data dall’ospitalità per corsi di formazione e aggiornamento , previsti per legge, ai quali devono partecipare tutte le classi professionali.
Per questo è sufficiente una piccola struttura in grado di ospitare 100/150 persone (es. il palazzo Muzio, sito nel campo sportivo e opportunamente adattato). Determinante rimane, comunque , l’aspetto finanziario: trovare i soldi per una struttura descritta in Consiglio Comunale non è ne facile, ne conveniente, se si pensa che l’Amministrazione non sembra disponibile , per ragioni di bilancio, a spendere circa 5000 euro per il restauro del globo (mappamondo) in mosaico, situato presso il porticciolo, ammirato dai turisti e caro ai dianesi doc”.