26 Dicembre 2024 05:25

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MANIFESTAZIONE “IMPERIA NON E’ RAZZISTA”. CRITICO PIANA (LEGA NORD): “E’ STATA SOLO STRUMENTALIZZAZIONE, UN’OCCASIONE PER UN CERTO TIPO DI PROPAGANDA”

In breve: «Imperia non è razzista? Corteo utile solo per certa propaganda, lo sapevamo già». Alessandro Piana, capogruppo regionale della Lega Nord interviene sulla manifestazione ad Imperia.

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«Imperia non è razzista? Corteo utile solo per certa propaganda, lo sapevamo già». Alessandro Piana, capogruppo regionale della Lega Nord interviene sulla manifestazione ad Imperia.

«Che Imperia e la sua provincia non fossero razziste lo sapevamo già. Non c’era bisogno di una manifestazione di sinistroidi, peraltro in gran parte venuti da fuori, per ricordarcelo. E’ stata solo strumentalizzazione ed un’occasione per un certo tipo di propaganda.

Vorrei sapere perché gli stessi manifestanti non scendono mai in piazza, quando invece c’è da difendere la cittadinanza che quotidianamente è vittima della criminalità. Nella nostra provincia, ormai invasa da stranieri non integrati, gli atti di delinquenza sono all’ordine del giorno. I cittadini non si sentono sicuri neppure in casa loro.

Non è certo rollando i tamburi, esponendo striscioni ed accusando tutte le persone perbene di xenofobia, che si risolvono i problemi di insicurezza, degrado e pericoli sanitari dovuti anche al caos dell’immigrazione non controllata.

Il corteo di ieri sera a Imperia è stato solo un atto di strumentalizzazione su un unico episodio, peraltro recente e dubbio. La magistratura e le forze dell’ordine stanno indagando sulla vile e deplorevole aggressione in danno del giovane immigrato senegalese, avvenuta la scorsa settimana, ma non ci sono testimonianze, né elementi che possano indurre ad affermare, con ragionevole certezza, che la causa sia riconducibile ad una matrice di stampo razzista oppure di un atto ignobile di una banda di balordi.

Prima di urlare all’allarme razzismo in provincia di Imperia, taluni assessori e consiglieri comunali, che ieri sera si sono uniti al corteo, avrebbero dovuto almeno aspettare la chiusura delle indagini. Da parte delle istituzioni, in questi casi, ci vuole equilibrio ed è imprudente esasperare gli animi, creando pericolose contrapposizioni».

 

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