23 Novembre 2024 20:34

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23 Novembre 2024 20:34

IMPERIA. CAOS RIFIUTI. RINNOVO CONTRATTO TEKNOSERVICE. POILLUCCI (FI):”L’AZIENDA FORNISCE UN SERVIZIO MEDIOCRE. CAPACCI NON HA A CUORE I LAVORATORI”

In breve: "Il rinnovo di sei mesi è inaccettabile, visto che l'azienda ha sin qui dimostrato di non meritare né la nostra fiducia né i nostri soldi".

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“Non può passare in silenzio il rinnovo di sei mesi del contratto a TEKNOSERVICE che il Sindaco ha disposto di propria iniziativa, annunciando che poi indirà una gara d’appalto e che, peraltro, nel frattempo, non farà ricorso all’art. 5 che avrebbe consentito il pagamento dei lavoratori da parte del Comune, in surroga all’appaltatore”. Con queste parole il Capogruppo di Forza Italia nel Comune di Imperia, Piera Poillucci, prende posizione in merito alla vicenda del rinnovo, da parte del sindaco Capacci, del contratto per la raccolta rifiuti alla ditta Teknoservice. 

Il rinnovo di sei mesi è inaccettabile, visto che l’azienda ha sin qui dimostrato di non meritare né la nostra fiducia né i nostri soldi.

I lavoratori hanno legittimamente manifestato e protestato per il mancato pagamento della XIV mensilità e per il ritardo dello stipendio: già questo dovrebbe bastare per non rinnovare il contratto a TEKNOSERVICE. Ma il Sindaco ha a cuore l’azienda, non i lavoratori e, dimenticando che il capitolato speciale d’appalto, affidato con ord. n. 235 del 23.7.2015, richiama le norme del codice degli appalti, pur trattandosi di servizio “ordinato”, si affretta ad escludere la possibilità del pagamento in surroga. Tanto non è lui quello senza retribuzione.

Dobbiamo, però anche considerare il fatto che TEKNOSERVICE fornisce un servizio mediocre, e questo perché non mette i dipendenti in condizione di lavorare efficacemente (con i miei occhi ho visto uno di loro, inginocchiato per terra, che con le mani toglieva l’erba dal marciapiede: siamo in pieno medioevo! Il centro di raccolta di Artallo non ha nulla a norma di legge, i fornitori- discarica compresa- non vengono pagati con regolarità, i decespugliatori sono quelli per l’impiego domestico, e questo solo per fare banali esempi). A fronte di ciò, però, noi tutti paghiamo una bolletta assai cara, come se avessimo un servizio “svizzero”.

I dirigenti comunali hanno legittimamente contestato vari inadempimenti al contratto e, quindi, siamo tornati all’applicazione delle penali.

Non basta tutto questo per dire che questo affidamento non va bene? Cosa occorre ancora? Capacci ha più volte affermato che avrebbe garantito personalmente l’efficacia del servizio svolto da Teknoservice. Dopo un primo iniziale miglioramento, invece, stiamo tornando ai tempi di TraDeCo e l’Amministrazione non fa nulla se non rinnovare fiducia alla ditta inadempiente e sprezzante dei diritti di cittadini e lavoratori.

In tutto questo, l’unica voce politica che si è levata (oltre al sindaco) è stata quella del Consigliere Comunale Antonio Russo (ex Cinque Stelle) che si è messo a mezzo solo per attaccare chi protestava i propri diritti e chiedere le dimissioni del Sindacalista (e lavoratore) La Marca. Che vergogna.

La Marca ha ragione a protestare e ad affermare che Capacci ha avuto a cuore il pagamento della parcella (di ben € 220 mila) all’avvocato che ha curato la risoluzione TraDeCo, ma non quello del TFR dei lavoratori. Ciò lo si è ben visto pure dopo, perché il Comune di Imperia, sempre al medesimo avvocato, indicato dal Sindaco come persona di propria fiducia, ha sborsato anche altri € 550 mila, per l’assistenza del Comune nelle opposizioni alle ingiunzioni contro TraDeCo e vertenze esecutive.

Il Comune avrebbe potuto avvalersi del proprio ufficio legale oppure stipulare una convenzione con tariffa contenuta, vista la sovrapponibilità delle vertenze, invece no. Spendere soldi pubblici in quel modo è una scelta scellerata.

Ogni volta che chiediamo manutenzioni, decoro, pulizia ed asfalti la risposta è che non ci sono i fondi. Ma ci rendiamo conto che il Comune di Imperia ha messo a bilancio per gli asfalti € 360 mila mentre per le vertenze TraDeCo ne sborsa ben € 770 mila?

Questa Amministrazione non può continuare a tenerci in agonia, non può continuare a calpestare i diritti di tutti ed anche ignorare le indicazioni del Consiglio Comunale che, quasi all’unanimità, ha espresso l’indirizzo favorevole ad una gestione pubblica del servizio di igiene ambientale.”

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