Fumata nera tra sindacati e Asl nella trattativa sulle gravi problematiche relative alla carenza di personale. Per questo motivo le organizzazioni sindacali hanno annunciato la ripresa dello stato di agitazione, sospeso nelle scorse settimane in attesa di un accordo che non c’è stato, e hanno annunciato possibili scioperi a partire dal mese di settembre.
“Le scriventi Segreterie Territoriali unitamente alla RSU Aziendale – si legge in una nota – atteso che in sede di procedura di raffreddamento dei conflitti, a causa della rigidità della parte pubblica, non si è potuti addivenire ad un accordo in ordine a quanto richiesto in sede Prefettizia, con la presente comunicano la prosecuzione dello stato di agitazione di tutto il personale dipendente del comparto ed invitano la S.V. a dar disposizioni di sospendere immediatamente tutte quelle attività lavorative straordinarie individuate con i cosidetti Codice 28 e Codice 33 in quanto attività che ricadono nei fondi 2016, fondi la cui suddivisione non è stata ancora contrattata e di riportare immediatamente a norma contrattuale l’istituto della pronta disponibilità che deve essere effettuata utilizzando personale della stessa unità operativa così come previsto dall’articolo 7 del CCNL 20.9.2001.
Per quanto attiene le esigenze di servizio atte a tutelare i servizi assistenziali queste dovranno essere coperte con l’istituto contrattuale previsto del lavoro straordinario da effettuarsi previo ordine di servizio scritto e con l’istituto delle prestazioni aggiuntive cosi detto Codice 5. Con il mese di Settembre le scriventi Organizzazioni Sindacali provvederanno a comunicare eventuale giornata di astensione dal lavoro.
FP CGIL CISL FP UIL FPL FIALS NURSIND FSI RSU
Tomatis T. Zanchi N. Speranza M. Verde R. Ferrero M. Lanteri V. Debiasi E.