E’ dei giorni scorsi la notizia che il Sindaco di Imperia ha rinnovato, con propria ordinanza, l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla Teknoservice per altri sei mesi.
Sembra uno scherzo, ma non è così.
Evidentemente, il Sindaco è soddisfatto delle prestazioni rese dalla Teknoservice all’astronomico prezzo di 540.000,00 al mese.
Peccato non siano soddisfatti i cittadini, che pagano in questi giorni una Tari astronomica, quest’anno ulteriormente aumentata del 5%, e vedono la città sporca e sciatta, nel più diffuso degrado.
Peccato non siano soddisfatti i lavoratori, che vedono i propri stipendi pagati con ritardi inammissibili e, se si permettono di fare manifestazioni sotto il Comune, devono anche subire la beffa di un consigliere eletto in opposizione, passato in maggioranza, che chiede le dimissioni dei loro rappresentati.
Si vede anche questo ad Imperia.
La notizia del rinnovo è stata però accompagnata da quella di una non meglio specificata “transazione” con Teknoservice.
Bene, mi sono detto, del resto è logico attendersi che, a fronte di rinnovo dell’affidamento ad una ditta palesemente inadempiente ed inadeguata, pagata una cifra assurda, il Comune abbia spuntato una qualche contropartita economica.
Sarebbe logico, ma non è così.
La “transazione”, infatti, è tutta a favore di Teknoservice, alla quale riconosce la bella sommetta di € 411.326,85.
Il Comune aveva fatto trattenute per penali pari ad € 479.561,70, in conseguenza del mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata (che avrebbe dovuto essere centrato, per contratto, al novembre 2015 e che è ancora oggi un miraggio).
In “transazione”, bontà sua, decide di ridurre la penale a soli € 175.000,00 (rinunciando ad € 304.561,70) e, inoltre, riconosce a Teknoservice la bellezza di ulteriori € 106.765,15, per altre richieste avanzate dalla ditta.
Non c’è che dire, una “transazione” molto vantaggiosa.
La motivazione della riduzione delle penali, poi, è da annali del diritto e si fonda sulla affermazione della ditta che “secondo consolidata e incontestata letteratura scientifica la raccolta differenziata stradale rende impossibile il raggiungimento della soglia del 65% di differenziata”.
Non è uno scherzo. C’è scritto proprio così.
Si vede che questa “consolidata e incontestata letteratura scientifica” non era nota al Sindaco quando ha firmato le sue ordinanze ed alla ditta quando ha firmato il contratto.
Di certo, non la conoscono i cittadini, che conoscono solo le bollette Tari ed una città in condizioni disastrose.