“Faccio mia la denuncia del ComitatoCittadino della Legalità riguardante la chiusura, ormai da lungo tempo, e conseguentemente, il mancato utilizzo dei parcheggi pubblici dell’area ex Cinema Pergola”. A scrivere è l’ex vice sindaco Elio Novaro.
“I fatti: agli albori dell’anno 2000, una società immobiliare realizzava nell’area ex Cinema Pergola, quarantuno garage interrati e trentanove posti auto sul solettone. Questi ultimi venivano di fatto ceduti alla Amministrazione Basso in carica a scomputo parziale degli oneri di urbanizzazione previsti.
L’iniziativa è stata certamente lodevole, per una cittadina con grande penuria di parcheggi; tanto che l’Amministrazione Comunale decideva, affinchè i posti macchina acquisiti, venissero messi a disposizione, a tempo regolamentato, dei cittadini. L’Amministrazione Chiappori subentrante, prevedendo di fare cassa, promuoveva, nel tempo, due aste pubbliche per la vendita di detti posti auto riuscendo ad alienarne solo otto.
Nel contempo chiudeva l’accesso all’area parcheggi malgrado le numerose lamentele da parte della cittadinanza. Ad oggi nulla è cambiato, se non tentare per la terza volta, da parte della amministrazione, la vendita all’asta dei restanti trentuno posti auto, confermando la chiusura dell’area per tutta la stagione estiva ed oltre. Purtroppo la situazione parcheggi in questa zona, per la presenza del mercato settimanale, dell’approdo turistico, , dei ristoranti e degli alberghi, si fa ogni giorno sempre più drammatica; ed il “bello” dovrà ancora venire !!!.
È noto che per ragioni di politica internazionale, i turisti sono in aumento; ma l’amministrazione, non sta affrontando seriamente il problema parcheggi, dimostrando “menefreghismo” nel tuterlare l’immagine turistica della città. Il Sindaco afferma di avere pronte le soluzioni: dismissione dell’attuale area ora occupata dalla linea ferroviaria, l’utilizzo del campo sportivo con la sopraelevazione (!!!), creazione di nuovi posti auto in cima a Capo Berta (idea peregrina lanciata dal vice sindaco Cristiano Za Garibaldi).
Questo, forse, tra un decennio. Ora servono interventi rapidi. Impedire ai cittadini di fruire di un bene destinato all’utilizzo pubblico per oltre sei mesi, viene vissuto come “abuso di autorità”. Il Sindaco e l’Assessore competente, dovrebbero esternare meno illusioni di come sta avvenendo in ogni Consiglio Comunale. Servirebbe più umiltà nel riconoscere che, a volte, le soluzioni si trovano con buon senso ed avendo cura di soddisfare i bisogni primari dei cittadini”.