Imperia. La situazione finanziaria generale dell’Ente, e in particolare quella per la manutenzione delle strade, è di piena emergenza, e così la Provincia stabilisce le priorità da seguire nei lavori per i collegamenti viari. E’ questo in sintesi il provvedimento approvato all’unanimità oggi dal Consiglio provinciale, che detta precise disposizioni in materia di gestione dei 773 chilometri delle strade provinciali.
L’Amministrazione guidata dal Presidente Fabio Natta, in considerazione sia della scarsità dei fondi a disposizione sia delle recenti normative che disciplinano precise responsabilità in capo all’Ente gestore dei collegamenti viari in materia di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali, ha stabilito che l’impiego delle risorse disponibili deve privilegiare in primis i collegamenti tra i Comuni, e le strade che comunque conducono a centri abitati pur non possedendo tutti i requisiti previsti per l’appartenenza a reti provinciali.
Il provvedimento prevede anche la quantificazione della spese da sostenere per i prossimi interventi con particolare riferimento alla segnaletica necessaria per indicare criticità e situazioni di potenziale pericolo, ed auspica inoltre finanziamenti mirati da parte della Regione per le strade a valenza turistica (nel caso della provincia di Imperia in particolare si tratta pressoche esclusivamente di tracciati sulle Alpi Marittime), dato che con la legge Delrio la competenza del Turismo è passata dalla Provincia alla Regione.
Il Presidente Fabio Natta commenta: “La delibera è una sorta di atto dovuto per chiarire – sulla scorta delle normative vigenti e delle disponibilità finanziarie – il nostro spazio di azione su una delle funzioni principali rimaste alla Provincia. Il nuovo Codice della strada e i fondi a disposizione non lasciano margini per agire in maniera diversa”.
Durante la riunione consiliare sono stati approvati sempre all’unanimità anche gli altri punti all’ordine del giorno che sono stati discussi, ovvero lo schema di convenzione con la Provincia di Savona per i servizi a supporto degli uffici del Servizio idrico integrato, la sottoscrizione di una fidejussione bancaria per ottenere il rimborso del credito Iva relativo alla liquidazione di Villa Magnolie spa, e l’individuazione degli organi collegiali indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Amministrazione.
Il Consiglio provinciale ha inoltre approvato all’unanimità la proroga di un anno della gestione del servizio idrico, in regime di salvaguardia, per 21 piccoli Comuni. La stessa pratica era stata approvata sempre stamattina, e sempre all’unanimità, dall’Assemblea dei sindaci. Sia nella riunione dell’Assemblea dei sindaci sia nella riunione del Consiglio, il Presidente Fabio Natta ha fatto il punto della situazione finanziaria dell’Ente:
“Rispetto a quanto sembrava sino a un mese fa, i tagli finanziari nei confronti della Provincia di Imperia sono assai piu’ pesanti ed ammontano a quasi 12 milioni di euro, solo parzialmente compensati da fondi per gli edifici scolastici pari a circa 3 milioni.
Ancora una volta il nostro Ente – pur essendo in una situazione di predissesto ed avendo in corso un piano di riequilibrio che sta rispettando – risulta fortemente penalizzato dai tagli decisi a Roma, che per il momento, come accade anche per tante altre Province, non ci consentono di chiudere il bilancio di previsione.
Non rinunceremo a far sentire la nostra voce, anche in Regione, per la quale svolgiamo servizi spendendo quasi due milioni di euro, inoltre vorremo contare su una piccola parte dei 148 milioni che lo Stato distribuirà alle province come fondi ex Anas e per dare un aiuto agli Enti in difficoltà. Ma la situazione resta assai difficile. Intanto però i servizi cerchiamo di erogarli con il massimo impegno: sul fronte dei rifiuti abbiamo aperto una discarica pubblica, la prima in provincia, alcuni interventi sulle strade dove non si asfaltava da oltre sette anni e sugli edifici scolastici li abbiamo portati a compimento, proseguiamo il lavoro di coordinamento sul servizio idrico integrato. Insomma, nonostante le forti difficoltà, continuiamo ad esercitare le funzioni rimaste. E non credo sia poco…”.