Bocenago (Trento). Un’altra considerevole vittoria portata a casa da Vicenzo Tarascio (Sanremo Runners), 57enne sociologo genovese che difende i colori della società matuziana. Questa volta si è imposto in una gara insolita, la “24 ore Val Rendena”, evento a corredo della più famosa 24 ore in mountain bike, disputata lo scorso fine settimana in Trentino.
Quale percorso di gara un anello chiuso al traffico di 1800 metri, qui la prima delle caratteristiche insolite, un percorso (anziché asfaltato e in piano) che si è presentato con tutti i tipi di fondo: erba, asfalto, sterrato e pavé, comprese due brevi ma impegnative salite, illuminato solo parzialmente – quindi durante le ore notturne è stato necessario munirsi di torcia ausiliaria – allestito alla periferia di Bocenago, piccolo comune in provincia di Trento, situato in Val Rendena, sulla riva sinistra del Sarca, pochi chilometri a sud di Pinzolo e della famosa località turistica di Madonna di Campiglio.
Seconda nota insolita: dall’organizzazione nessun rifornimento nelle prime quattro ore di corsa;
Terza nota: durante la notte, parte dei rifornimenti personali sono stati rubati dai team della gara a staffette;
Quarta nota: partenza della gara a mezzogiorno, notevole caldo nelle prime otto ore, poi durante la notte convissuto con un imperioso temporale e dalle cinque del mattino (dalla 17esima ora di corsa) pioggia incessante, con lampi e tuoni fino alla fine;
Quinta nota insolita: causa la continua pioggia, la gara è stata dichiarata conclusa dopo 21h46:47 (anziché al raggiungimento delle 24 ore).
Vincenzo Tarascio precisa: “Malgrado tutte queste note insolite, ho corso bene per tutto il periodo, ma alla fine devo considerarmi dispiaciuto”.
Malgrado tutte queste avversità, l’ultra maratoneta della Sanremo Runners ha dominato la gara percorrendo la distanza di 185,400 km, precedendo l’emiliano Fabio Costi (181,800 km), il trentino Roldano Marzorati (178,200 km), che durante la notte è caduto in un tratto fangoso, il bolognese Claudio Vettorello (131,400 km) e il bustese Angelo Cislaghi (122,400 km).
Un ringraziamento doveroso a Chiara Pitzalis, per la constante assistenza durante la gara.
Tra le note statistiche, questi alcuni passaggi stimati consegui da Vincenzo: prima maratona (42,195 km) in 4h03:11, 100 km/10h24:27, 150 km/17h34:02, 6 ore/61,370 km, 12 ore/111,923 km, alla fine 24 ore/185,400 km.
Per Tarascio la prestazione di 185,020 km vale il nono posto assoluto (il secondo di categoria) nella graduatoria stagionale italiana su strada, malgrado le citate condizioni sfavorevoli ed avere corso due ore e 13 minuti in meno. Diversamente, avesse corso per tutte le 24 ore, la sua prestazione stimata sarebbe di circa 200 km, che lo collocherebbe al quarto posto assoluto quest’anno in Italia.
Per Vincenzo Tarascio un’altra soddisfazione stagionale dopo la conquista del secondo posto nella “5 Days No Finish Line by Siemens” a Parigi nella scorsa primavera, una sofferta gara (per molte ore è stato anche al comando) dove ha percorso la distanza di 502,040 km, ovvero percorrendo 502,040 km in 105 ore 11 minuti e 31 secondi. In questa occasione la vittoria è andata al francese Dominique Bunel (532 km), secondo Vincenzo Tarascio (Sanremo Runners) con 502,040 km; terzo Gerard Tanguy (446 km), quarto Matthieu Freville (416 km), a seguire una dozzina di specialisti, compreso l’australiano Douglas Kewley, nel 2014 vincitore della “6 Giorni” di Pretoria in Sudafrica.