Tensione alle stelle a Ventimiglia per la questione migranti. Nelle scorse ore il sovrintendente capo della Polizia di Stato di Genova, Diego Turra, 53 anni, è morto per un infarto durante alcuni tafferugli tra polizia e No borders. Questa mattina la vicepresidente e assessore alla Sicurezza e all’Immigrazione Sonia Viale sarà a Ventimiglia per manifestare la vicinanza di tutta la Regione agli agenti impegnati nel loro difficile compito e per monitorare la situazione.
“Quanto accaduto a Ventimiglia è gravissimo, un poliziotto, un uomo dello Stato è morto durante gli scontri con i cosiddetti No border – ha tuonato Marco Scajola in una nota stampa – Il governo si assuma le sue responsabilità e risolva una situazione che sta portando allo stremo la città e gli abitanti di Ventimiglia, con in più oggi la tragica morte di un poliziotto. A Sanremo era presente un autorevole membro del governo nazionale On. Gozzi che però non si è degnato di allungare il tragitto fino a Ventimiglia per capire, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la situazione allucinante che oramai da troppo tempo si è venuta a creare. Non è poi più tollerabile la presenza di questi personaggi, ovvero i No border, che alimentano la tensione fino ad arrivare a quanto accaduto oggi”.
Cordoglio e preoccupazione anche dal presidente Giovanni Toti. “La situazione della sicurezza nella città di confine sta diventando intollerabile. Chiediamo al più presto un intervento deciso e fermo del governo per ristabilire ordine al confine e garantire l’incolumità dei cittadini di Ventimiglia e chiediamo al Prefetto di Imperia, Silvana Tizzano, di vietare la manifestazione dei no borders prevista per domani”.
I No Borders, a loro volta, hanno ricostruito così l’accaduto: “Dopo un volantinaggio in spiaggia abbiamo deciso di andare verso il centro della Croce Rossa, dove i migranti erano stati forzati a rientrare in seguito alla protesta dei balzi rossi di ieri. Stavamo tranquillamente raggiungendo il luogo lungo i binari dismessi del Parco Roja quando d’improvviso una camionetta di polizia antisommossa si è schierata di fronte a noi per bloccarci. Non c’è stato nessuno ‘scontro’, i celerini, scudi e manganelli alla mano, hanno sparato diversi gas lacrimogeni per allontanarci. Di fronte alla nostra ritirata, siamo stati inseguiti e attaccati dalle camionette in corsa a tutta velocità. I poliziotti sono riusciti a fermare alcuni compagni a suon di manganellate. Le persone fermate sono 11. Abbiamo poi appreso dalla stampa che un agente è rimasto vittima di un infarto durante questa operazione. Sappiamo che c’è già chi sarà pronto a strumentalizzare questo episodio, ma la responsabilità di quanto accaduto è tutta della questura e delle istituzioni, della loro assurda gestione dei migranti in transito a Ventimiglia. Questa giornata ne è l’ennesima prova”.