Il Sappe interviene duramente sul presidio dei No Borders davanti al penitenziario di Imperia questa mattina per attendere l’uscita di un attivista, scarcertato dopo la direttissima svoltasi in tribunale e arrestato nel weekend durante alcuni tafferugli con le forze dell’ordine a Ventimiglia. Secondo quanto riferito dal Sappe, infatti, i no Borders avrebbero lanciato un petardo all’interno del carcere.
“E’ già la terza volta che sotto il carcere di Imperia si radunano giovani manifestanti dei No Borders per chiedere la liberazione di un loro affiliato arrestato a Ventimiglia durante la nota manifestazione della settimana scorsa” fa sapere il Sappe che, in particolare, punta il dito contro “la particolare violenza adottata contro l’istituzione della Polizia Penitenziaria posta a salvaguardia della carceri imperiesi, infatti i circa 40 manifestanti si sono radunati sotto il muro di cinta presidiato dall’agente di turno, inneggiando frasi contro le forze dell’ordine, chiedendo la liberazione del loro compagno detenuto”.
“Dopo qualche istante – prosegue il Sappe – un forte boato ha fatto scattare l’allarme nel carcere in quanto è stato lanciato un oggetto esplosivo che non ha creato danni perché successivamente riscontato come petardo. Ma poteva sicuramente essere un altro tipo di esplosivo quindi il carcere si è manifestato in tutta la sua vulnerabilità. Siamo stanchi di essere gestiti da un’amministrazione assente. Denunciamo l’assenza ad Imperia di un Comandante e di un direttore che è abituato di gestire il carcere per telefono, infatti oggi il direttore che per legge è colui che ha la competenza di autorizzare gli strumenti di difesa del carcere, era assente lasciando il carcere ad un vice ispettore senza che questi abbia competenze in materia”.
“Tutto questo è inaccettabile ed impensabile – conclude il Sappe – Non si può parlare di sicurezza di un carcere quando ben 3 agenti di Imperia vengono distolti per essere impiegati impropriamente a prestare servizio presso il Tribunale di Savona, lasciando la polveriera di Imperia abbandonata a se stessa, quando il Commissario Vice Comandante è da anni a Pontedecimo senza alcuna ragione. Poteva accadere l’irreparabile, quel petardo poteva essere un esplosivo che avrebbe arrecato danni irreparabili. Ci chiediamo cosa fanno le istituzioni, dal Ministro, al Sindaco, al Provveditore, al Prefetto, tutti impegnati con le ferie estive dimenticandosi che la Polizia Penitenziaria di Imperia e Sanremo è stata lasciata senza alcun punto di riferimento. Ma c’è di più, questa manifestazione avrebbe potuto scatenare una rivolta interna, vista la correlazione che esiste tra i No Borders e gli extracomunitari proprio perché lo slogan adottato dai manifestanti era ‘liberi tutti'”.