23 Novembre 2024 20:39

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23 Novembre 2024 20:39

L’ASSOCIAZIONE IPAZIA DI IMPERIA IN ROMANIA PER PARTECIPARE ALLO SCAMBIO INTERCULTURALE “THE FUTURE START WITH YOU” / LE IMMAGINI

In breve: Al termine del confronto abbiamo concluso che nella nostra realtà locale di Imperia la possibilità di essere cittadino attivo è molto più alta che nelle altre Realtà a confronto.

ipazia romania

“The future start with YOU(th)” Questo è il titolo del progetto al quale il Team di Ipazia Imperia ha partecipato dal 12 al 18 Agosto a Traisteni, in Romania, assieme al gruppo turco, slovacco, rumeno ed il nostro italiano. Tutti insieme ospitati dall’ associazione Togheter Romania per lo sviluppo di un progetto sulla cittadinanza attiva, nel quale abbiamo portato come esempio ciò che, nel nostro piccolo, facciamo tramite le associazioni locali.

Mariachiara Manna ha condiviso un progetto, realizzato precedentemente con la sua scuola, nell’ambito della pulizia del territorio locale.
Ilaria Miraglia, come volontaria dell’associazione Aifo, è riuscita a rappresentare in maniera molto chiara quali sono le difficoltà nel coinvolgere le altre persone ad essere socialmente utili alla comunità. Inoltre ha avviato una riflessione su quanto sarebbe semplice, con l’ausilio e la collaborazione di tutti, diventare ottimi cittadini attivi.
Al termine del confronto abbiamo concluso che nella nostra realtà locale di Imperia la possibilità di essere cittadino attivo è molto più alta che nelle altre Realtà a confronto. Sul nostro territorio ci sono davvero tantissime possibilità di diverso tipo, dal volontariato nei canili a quelli nelle case di riposo o alla clowntheray.
I problemi economici nelle altre nazioni sono davvero un grande limite per il proliferare di associazioni di questo tipo. Per esempio la Romania ha un grosso problema coi cani randagi e sono poche le associazioni che purtroppo se ne riescono ad occupare proprio per il problema dei costi che avrebbe mantenere un associazione di questo genere e la difficoltà nel trovare finanziamenti.

Ma il progetto non è solo questo. Il progetto è anche la storia di un’emozione. Una di quelle emozioni fortissime che possono nascere solamente vivendo a stretto contatto per otto giorni con ragazzi della stessa età, condividendo le stesse paure e gli stessi sogni. La storia di una grandissima possibilità di conoscere nuove culture e nuove persone di diverse nazionalità, attraverso la presentazione di ciascun gruppo partecipante della propria nazione, e collaborando per un obiettivo comune: comprendere il significato di cittadinanza attiva. Ecco cos’è uno YOUTH EXCHANGE: un’attività, con lo scopo di integrazione sociale, promossa (e finanziata) nel progetto 2020 dell’Unione europea, nella branchia ERASMUS PLUS.

“In quanto YOUTH WORKER – dice Roberto Gazzelli il Group leader di questo scambio – credo fermamente in questi progetti europei, utili a migliorare l’integrazione tra culture, che in troppi casi tendiamo ad emarginare se non addirittura evitare, senza veramente comprendere; basti pensare a quanti italiani abbiano mai fatto la spesa in un negozio di alimentari turco o rumeno. Vi assicuro che sono due delle cucine più buone con le quali io sia venuto in contatto e il döner kebab è solo la minima parte. Troppo spesso si sente parlare in maniera poco consona delle diverse nazionalità di questo mondo, ed è proprio grazie a questo tipo di progetto che possiamo aiutare i ragazzi a non cadere nel tranello del razzismo e dell’intolleranza e, soprattutto, nel tranello degli stereotipi che accecano la possibilità di vedere la realtà, al dì là dei pregiudizi”.

Una volta un uomo disse: “La vita è un viaggio e se viaggi vivi due volte”.

Dunque partecipare a questi scambi europei – ribadisce Roberto Gazzelli – i costi di viaggio sono rimborsati dall’unione europea proprio per il guadagno sociale che poi ne deriva. È una possibilità unica. Ora tutti noi del progetto abbiamo più di un amico in Turchia in Slovacchia ed in Romania pronto ad ospitarci qualora decidessimo di visitare quel paese, noi a nostra volta di ospitare loro. Non è una possibilità grandiosa?”

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