Il richiamo del Videofestival di Imperia conferma ogni anno la sua valenza mondiale. La macchina organizzativa per la dodicesima edizione si è appena messa in moto, e sono arrivate le prime adesioni: sono ben 270 i film iscritti al concorso in questa prima fase, e rappresentano già 40 nazioni.
A fare la parte del leone in questa partenza a razzo è come sempre la Spagna, con ottanta opere già iscritte. Segue il Brasile con 35, l’Italia con 30 e la Francia con 21 opere. Questo l’elenco dei Paesi che hanno già assicurato la loro partecipazione: Argentina, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile, Bosnia-Erzegovina,Canada, Cile, Cina, Colombia, Equador, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Kazakhistan, Iran, Irak, Israele, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Messico, Montenegro, Olanda, Peru, Porto Rico, Portogallo, Russia, Serbia, Spagna, Sud Corea, Svizzera, Turchia, Ucraina, U K, Uruguai, Usa.
Da notare che Kazakhistan, Lettonia e Puerto Rico sono presenti per la prima volta al Festival imperiese.
L’edizione 2017 del Videofestival è stata programmata per i giorni 18-22 aprile.
“Siamo certi – dice il Direttore Artistico Fiorenzo Runco – che anche quest’anno la manifestazione raggiungerà gli stessi grandi numeri degli anni scorsi, ed il nome di Imperia continuerà a circolare con grande soddisfazione in tutti gli ambienti legati alla cinematografia indipendente.”
Accanto alla gara vera e propria, che premierà film, lungometraggi, cortometraggi e animazione, sono stati confermati anche per quest’anno numerosi premi speciali, che spazieranno dalla trasmissione televisiva più “intelligente” al Festival digitale meglio rappresentato. Anche questo è un segno che pone il Videofestival di Imperia sui gradini più alti delle manifestazioni di tal genere.
“Per il premio TV di qualità – conclude Runco – stiamo consolidando i rapporti con la Rai, e speriamo di portare a Imperia il meglio del meglio delle trasmissioni culturali del nostro Paese”.
Le iscrizioni al Videofestival saranno possibili fino al 5 dicembre prossimo, per cui la speranza è di raggiungere – se non superare – il record delle 1654 opere provenienti da 90 Nazioni, raggiunto l’anno scorso.