Nella relazione con la quale la Corte dei Conti bacchetta duramente il Comune di Imperia per la gestione dei bilanci negli anni 2014 e 2015, sono contenute anche le controdeduzioni presentate dall’amministrazione Capacci alle contestazioni dell’Organo regionale di controllo. In particolare il Comune imputa lo stato di grave crisi finanziaria alle gestioni passate e alle problematiche di Amat e Rivieracqua, oltre che all’impossibilità di offrire copertura integrale al costo del servizio di depurazione acque con le tariffe applicate all’utenza e al ritardo con il quale lo Stato compensa le spese sostenute dal Comune per la gestione del Palazzo di giustizia della città.
LE REPLICHE DEL COMUNE
ANTICIPAZIONI DI CASSA
Relativamente alla situazione di cassa, in via preliminare viene fatto osservare che la situazione delle anticipazioni non restituite al 31 dicembre 2015 mostra un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2014 e viene inoltre affermato che lo stato di sofferenza attuale è da imputare alle gestioni degli anni passati, come sarebbe dimostrato dalla circostanza per cui l’andamento di cassa riferito alla sola gestione di competenza presenta un saldo positivo.
I RAPPORTI CON AMAT
Circa i fattori generatori delle criticità, ampia illustrazione è dedicata alla situazione gestionale, economica e finanziaria della società AMAT S.p.A., partecipata al 52 per cento, verso la quale il Comune vanta il credito per i canoni di depurazione incassati per suo conto ma non ancora riversati nella propria cassa. Al riguardo vengono fornite informazioni aggiornate sullo sviluppo della procedura in corso per l’assunzione del servizio idrico integrato per il territorio della Provincia di Imperia da parte del nuovo soggetto affidatario (ovvero la società Rivieracqua S.c.p.a.) individuato dalla competente Autorità di Ambito Territoriale Ottimale. All’esito di tale procedura, infatti, si stima che AMAT S.p.a. debba ricevere dal nuovo gestore, per la cessione del complesso aziendale (impianti e reti) afferente i servizi di acquedotto e fognatura (sinora gestiti da AMAT stessa), un indennizzo di importo sufficiente a risolvere gli attuali problemi di liquidità e così consentire la soddisfazione del credito vantato dal Comune. Circa i rapporti tra AMAT S.p.a. e Rivieracqua S.c.p.a., il Comune riferisce anche che, nell’attuale fase transitoria del passaggio nella gestione dei servizi, il nuovo soggetto sta acquistando dalla prima acqua potabile provvedendo ai relativi pagamenti con continuo ritardo, contribuendo anche in tal modo ad acuire i cennati problemi di liquidità della medesima.
CRITICITA’ GESTIONE DI CASSA
Il Comune segnala, quali ulteriori fattori determinanti le criticità della propria gestione di cassa, sia l’impossibilità di offrire copertura integrale al costo del servizio di depurazione acque (ancora gestito direttamente in questa fase di transizione verso la gestione unica dei servizi idrici integrati) con le tariffe applicate all’utenza, per via del blocco degli adeguamenti delle medesime disposto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, sia il ritardo con il quale lo Stato compensa le spese sostenute dal Comune per la gestione del Palazzo di giustizia della città.
DISEQUILIBRIO PARTE CORRENTE
Riguardo al disequilibrio di parte corrente, viene data conferma del superamento della criticità nell’esercizio 2015 con la registrazione di un saldo positivo di gestione emergente dai dati del consuntivo presentato dalla Giunta comunale per l’approvazione del Consiglio.