Vievola (FR). È stata inaugurata , domenica 7 agosto, l’Opera 261 del Vallo Alpino dopo 1 anno e mezzo di lavori di ristrutturazione e 3 di recupero materiali, pensata e voluta dall’ASVAL, Associazione per lo Studio del Vallo Alpino presieduta da Antonio Fiore di Sanremo e composta da studiosi della provincia di Imperia, in collaborazione con la gemellata transalpina EO3. Un restauro unico nel suo genere perché durante tutto il percorso delle gallerie, 200 mt circa, è stato creato un piccolo museo con reperti e divise dell’epoca.
Le prossime aperture dell’Opera sono previste per il 28 agosto il 4, l’11 e il 18 settembre dalle 9.30 del mattino in poi, il bunker si trova a un centinaio di metri passata Vievola ed è indicato con un cartello stradale molto evidente.
Posizione GoogleMaps: https://www.google.it/maps/@44.1216224,7.5672678,90m/data=!3m1!1e3
Tutte le visite vengono guidate dagli studiosi che hanno realizzato l’Opera come è avvenuto per la nostra: è un valore aggiunto al restauro per percepire la passione e la fatica con cui è stata portata fino a questo punto ( altri lavori sono previsti nel corso dell’anno).
I lavori, iniziati materialmente circa 18 mesi fa, sono in realtà in piedi da più di tre anni, prima con l’individuazione dell’Opera e il recupero di materiali per allestirla il più fedelmente possibile, poi con tutta la ristrutturazione interna e il ripristino anche in parte esterno dell’area in cui insiste l’Opera 261.
Bisogna ricordare che la maggior parte delle costruzioni militari, per evitare che fosse usate o riutilizzate sono state quasi tutte abbattute con il tritolo dopo la Seconda Guerra, l’Opera 261 è uno degli esemplari rimasti fortunatamente quasi intatti grazie allo spostamento dei confini ( in Francia tutte le fortificazioni, bunker e impianti militari dismessi sono ancora proprietà dello stato e vengono valorizzati sia dal punto di vista storico che per farne mete di turismo di qualità)