23 Novembre 2024 08:47

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23 Novembre 2024 08:47

DIANO MARINA. LA MANUTENZIONE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT NEL MIRINO DELLA CORTE DEI CONTI. IL CASO APPRODA IN PROCURA / ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: All'interno delle conclusioni della Corte dei Conti in cui è stato rilevato il ritardo nella pubblicazione della relazione di fine mandato all’organo di controllo contabile ligure vi sono alcuni elementi che potrebbero mettere nei guai...

diano marina corte dei conti

Diano Marina. “Ritenendo presente negli accertamenti ipotesi di danno erariale ha disposto la trasmissione della deliberazione alla Procura regionale della Corte dei conti”. Grane in vista ma questa volta non riguarda l’amministrazione Chiappori, almeno solo in parte. All’interno delle conclusioni della Corte dei Conti in cui è stato rilevato il ritardo nella pubblicazione della relazione di fine mandato all’organo di controllo contabile ligure vi sono alcuni elementi che potrebbero mettere nei guai l’ex sindaco Angelo Basso e la giunta dell’epoca (2006-2011).

Nel mirino della corte dei Conti, così come evidenziato già nel 2015, è finito il riconoscimento, mediante l’adozione di una delibera di Giunta comunale, di debiti verso una società partecipata (la G.M.S.p.A., ndr), in difformità all’attribuzione di competenze prevista dalla legge e la mancata riscossione di crediti, anche risalenti nel tempo, vantati verso una società partecipata”. Si tratta del riconoscimento del credito, di circa 65 mila euro, riconosciuto alla Gestioni Municipali S.p.A. da parte della giunta comunale poco prima delle elezioni comunali del 2011.

Un debito, il cui riconoscimento a distanza di alcuni anni, sarebbe dovuto avvenire, in base alla prassi amministrativa, attraverso una determina dirigenziale e non attraverso un indirizzo politico avallato poi dai tecnici. La scelta dell’allora amministrazione Basso sarebbe avvenuta in base all’affidamento, anche questo meritevole di approfondimento, degli interventi di manutenzione del palazzetto dello sport comunale alla G.M. S.p.A. Il riconoscimento del credito ha permesso alla partecipata del comune di chiudere il bilancio in attivo, anche se di poche migliaia di euro, evitando di fatto la chiusura della stessa cosa che sarebbe dovuta avvenire in base alla normativa vigente dell’epoca.

Inoltre, la Corte dei Conti, contesta la presenza di una cospicua mole di residui passivi per spesa di investimento, risalenti, in particolare, ad esercizi anteriori al 2009 (durante l’amministrazione Basso)” invitando il Comune di Diano Marina monitorare la sostenibilità finanziaria delle opere connesse ai residui passivi di parte capitale, specie in caso di programmato utilizzo di entrate di parte corrente, procedendo alle prescritte operazioni di riaccertamento dei residui passivi non riferiti a lavori o opere già appaltate”.

Ora l’amministrazione Chiappori dovrà decidere sul da farsi, ovvero, se riconoscere il debito fuori bilancio, perciò pagare alla G.M. S.p.A. i 65 mila euro, rischiando il processo per danno erariale, visto che la stessa Corte dei Conti ha determinato che le modalità del riconoscimento stesso non sarebbero state regolari, oppure rischiare una causa da parte della G.M. S.p.A. amministrata da Domenico Surace che potrebbe portare in giudizio l’Ente che poi a sua volta potrebbe rivalersi sui responsabili degli atti. 

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