ImperiaPost ha contattato l’ex Ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola a pochi minuti dalla sua assoluzione nel processo che lo vedeva imputato, assieme all’imprenditore Diego Anemone, per la compravendita della sua casa romana con vista sul Colosseo. Scajola è stato assolto perché “il fatto non consiste reato”
“Sono scosso – ha commentato Scajola – perché dopo quasi 4 anni è emersa la verità che ho sempre sostenuto dal primo giorno e purtroppo non ero stato creduto. So che tutto quello che ho sofferto nessuno me lo darà indietro. Mi sono dimesso senza un neanche aver un avviso di garanzia.
Si è cercato di colpirmi in tutti i modi anche costruendo dopo l’archiviazione di Perugia un procedimento su Roma. Sono contento perché oggi il tribunale non ha optato per una facile scorciatoia che era quella della prescrizione, che era nelle cose, ma invece è entrato nel merito per assolvermi e questo mi ripaga in parte per quello che ho sofferto. Dal 2010 questo processo non avrebbe dovuto essere celebrato.
Silvio Berlusconi?
È stato il primo a chiamarmi. Appena è stata pronunciata la sentenza mi è squillato il telefono, era con Fedele Confalonieri, e mi ha detto: “Claudio in te ho sempre creduto”.