Venerdì scorso, 24 gennaio, il giudice Massimiliano Botti, in sede di udienza preliminare, ha prosciolto l’ex dirigente del settore Urbanistica del Comune di Imperia Ilvo Calzia dall’accusa di abuso d’ufficio perché il fatto non sussiste. Calzia era finito sul banco degli imputati, in un’inchiesta relativa alla costruzione del porto turistico di Imperia, per la mancata escussione di due fideiussioni, da 6 e 2 milioni di euro, a garanzia della realizzazione, da parte della Porto di Imperia Spa, dei lavori a scomputo degli oneri di urbanizzazione.
Calzia, secondo l’accusa, “procurava al Comune di Imperia un grave danno ingiusto pari ad euro 6.123.977,34 (2.604.762 euro, ndr) in quanto ometteva di escutere la polizza fideiussoria a garanzia della puntuale e completa esecuzione delle opere di urbanizzazione del costruendo nuovo Porto Turistico di Imperia […] somma che quindi ben avrebbe potuto essere versata al Comune dalla compagnia assicuratrice ‘a semplice richiesta scritta’ e con ‘rinuncia alla preventiva escussione di cui all’art. 1944 c.c.’ e nel contempo procurava alla Porto di Imperia Spa un ingiusto vantaggio patrimoniale”.
Contattato da ImperiaPost, l’avvocato Paolo Frank ha spiegato: “L’inchiesta era stata condotta dalla pm Maria Antonia Di Lazzaro e successivamente dal pm Marco Zocco che, a quanto pare, ha rivisto meglio agli atti, spiegando lui stesso al giudice il reale svolgimento dei fatti. Nella documentazione, infatti, era presente una dichiarazione delle Assicurazioni Generali che confermavano la validità delle fideiussioni, in realtà mai scadute. Il tutto si è svolto nella massimo tranquillità. Siamo molto soddisfatti, perché pian piano sta emergendo come il mio assistito abbia sempre svolto il suo dovere in Comune nella massima trasparenza e con la massima professionalità. La sospensione ancora in corso dagli uffici comunali? Onestamente non è chiara a nessuno. Se ne sta occupando un mio collega a Imperia”.