Il Segretario e la Segreteria Provinciale SAP – Sindacato Autonomo Polizia di Imperia, per prima cosa rivolgono una preghiera per le numerose ed incolpevoli vittime del terremoto in centro Italia.
Esprimono la massima solidarietà, vicinanza ed appoggio a tutti gli abitanti colpiti dal tragico evento, alle donne ed agli uomini delle Forze dell’Ordine, Armate, Vigili del Fuoco e volontari di Protezione Civile impegnate nel difficile compito dei primi, dolorosi ed impegnativi soccorsi.
Rivolgono, in particolare, un pensiero a Massimo Nobili ed al SAP di Rieti impegnati in prima persona e senza sosta fin dalla notte stessa del sisma.
In questi giorni, si susseguono le immagini tragiche dei luoghi coinvolti dal sisma, e degli uomini in uniforme che a mani nude si fanno breccia tra i detriti per soccorrere e salvare altre vite. Mostrano braccia sporche di polvere e mani smaniose di trovare ancora qualcuno in vita!. Sono anche quelle dei Poliziotti e di altri appartenenti alla pubblica sicurezza, come sempre le prime ad arrivare sui luoghi delle tragedie.
Sono le stesse braccia che ogni giorno contribuiscono a dare sicurezza ai cittadini di questo paese. Sono le stesse braccia che una legge ingiusta, per come vorrebbe essere scritta dal Senatore Manconi, intenderebbe etichettare i Poliziotti come dei “criminali” e “torturatori”.
Sono le stesse braccia che il “partito dell’antipolizia” , molto attivo in Italia, accusa o vorrebbe far credere alla gente perbene di questo paese che saremmo noi ad essere sempre e comunque responsabili dei peggiori crimini o vessazioni, anche quando i processi ci assolvono, nei confronti dei soliti noti professionisti del disordine sociale.
A proposito! Dove sono adesso questi soggetti che si auto definiscono “solidali” e che spacciano le loro “azioni” di turbativa dell’ordine pubblico e occupazioni abusive, per attività socioculturali? Dov’è il loro concreto impegno in soccorso delle persone? Quale sarà il loro contributo per la ricostruzione dei luoghi colpiti dalla calamità?
Le mani nude dei poliziotti che scavano ininterrottamente tra le macerie oggi, nel fango ieri e tutti i giorni, H24, per intervenire in soccorrono di tutti gli abitanti di questa nazione, sono il simbolo di quello che anima veramente la scelta di essere un Poliziotto o di chi indossa un’uniforme: proteggere e servire!
Invece, per molti di loro oggi, a causa di una scellerata politica governativa dei tagli alla Polizia, non potranno nemmeno sostituire le proprie divise dilaniate tra le macerie o sperare in un prossimo e concreto cenno di riconoscenza. Semplicemente, verranno nuovamente sacrificati sull’altare del, ahinoi, pareggio di bilancio che tanto male sta facendo all’Italia e alla parte migliore del nostro Paese.
C.S.