23 Novembre 2024 06:06

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23 Novembre 2024 06:06

PIGNA. IPOTESI DI COSTRUZIONE DI UNA CENTRALE IDROELETTRICA. RETE A SINISTRA:”PROGETTO ASSURDO E IMPATTANTE, NECESSARIO SOSPENDERE OGNI DECISIONE E VAGLIARE ALTRE OPZIONI”

In breve: Il “mistero” delle mini-centrali idroelettriche private sugli affluenti del torrente Nervia, autorizzate dalla Provincia di Imperia sorvolando su vincoli paesaggistici e norme relative ai siti di importanza comunitaria (SIC).

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Il “mistero” delle mini-centrali idroelettriche private sugli affluenti del torrente Nervia, autorizzate dalla Provincia di Imperia sorvolando su vincoli paesaggistici e norme relative ai siti di importanza comunitaria (SIC).

Lo denuncia Rete a Sinistra, che, sul caso, ha presentato un’interrogazione all’Assessore Giampedrone in discussione nel prossimo consiglio regionale.

“Una vicenda molto strana, tutta da chiarire: impianti idroelettrici che sorgono su corsi d’acqua con poca portata e che quindi richiedono grandi opere di imbrigliamento, con un impatto ambientale pesantissimo; sulla carta sembra un assurdo – dichiara il consigliere regionale Gianni Pastorino -. Ma ancor più grave è che questi progetti vengano approvati ignorando completamente le regole. Peraltro stiamo parlando di installazioni private, quindi bisogna verificarne la pubblica utilità. Ci aspettiamo che l’Assessore faccia chiarezza”.

L’ultimo progetto in ordine di tempo riguarda il Rio Carne, nel Comune di Pigna. «La lista delle inottemperanze qui sembra essere lunga: il sito è sottoposto a vincolo paesaggistico, è inserito in area carsica dalle leggi regionali 14/1990 e 39/2009 e ospita specie faunistiche protette – evidenzia Pastorino – Non solo: il Nervia, di cui il Rio Carne è affluente, è all’interno di un SIC. Nel 2012 il dipartimento ambiente di Regione Liguria ha stabilito che gli impianti idroelettrici non sono ammissibili in zone che interessino, anche parzialmente, corsi d’acqua soggetti a SIC e ZPS. Dal 2010 esistono inoltre linee guida nazionali sulle fonti rinnovabili; regole tassative, che vanno rispettate».

Di recente la Procura ha bloccato i cantieri di un impianto analogo, su un altro affluente del Nervia, per presunte irregolarità. Nel frattempo la Petizione del comitato “Amici del Rio Carne di Pigna” ha già raccolto 2300 firme. Chiediamo alla giunta se non ritenga opportuno sospendere ogni decisione sul progetto – conclude Pastorino -. È necessario che la Regione avvii subito un percorso con la cittadinanza, come abbiamo proposto con il nostro PdL sulla partecipazione. Occorre vagliare altre opzioni, fra cui l’opzione “zero”; Anche perché è tutto da dimostrare che tali impianti siano efficienti ed ecocompatibili”.

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