Imperia. Non è un terrorista, il giovane siriano, H.M.K. 29 anni, arrestato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia perché in possesso di documenti falsi che secondo l’intelligence italiana sarebbero stati usati da presunti terroristi viaggiare in Europa. L’uomo, difeso dall’avvocato imperiese Ramadan Tahiri, è stato scarcerato nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari Massimiliano Rainieri a seguito di un’accurata indagine difensiva che ha dimostrato che il giovane svolgeva realmente l’attività di giornalista freelance e che al momento del suo arresto, si trovava su un autobus proveniente da Barcellona e diretto a Roma, era in viaggio per incontrare un’amica nella capitale.
Il legale dell’uomo ha portato all’attenzione del Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo e dal giudice alcune testimonianze di colleghi giornalisti che hanno collaborato con il siriano oltre ad aver fornito alcuni video e immagini che lo ritraggono in uno studio televisivo. Inoltre durante le indagini è emerso che il giovane originario di Kobanê, città a nord della Siria, era provvisto di un tesserino da giornalista trovato successivamente nei suoi effetti personali. All’uomo, accusato “solo” di possesso di documenti falsi sono stati concessi gli arresti domiciliari nella capitale.