Diano Marina. Fatture non pagate per un importo di 334.580,80 € nei confronti dell’Amat costringono l’amministrazione Chiappori a correre ai ripari affidando la propria difesa allo Studio Legale Associato Russo e Dalla Libera, di Sanremo. In verità si tratta di un contenzioso che il comune, in base a una convenzione datata 1995 stipulata con Amat è obbligato in solido, subisce di riflesso perché i due litiganti sono il nuovo gestore del servizio idrico integrato Rivieracqua e l’Amat.
Un contenzioso nato a luglio di quest’anno a seguito del mancato pagamento da parte di Rivieracqua di cinque fatture emesse da Amat a fronte dell’erogazione dell’acqua al comune di Diano Marina ma anche di altri comuni del golfo dianese come San Bartolomeo al Mare. Rivieracqua contesta alla società amministrata dalla commercialista Barbara Pirero gli importi delle fatture in quanto le tariffe applicate dalla società partecipata dal Comune di Imperia e da Iren, non sarebbero state approvate dall’Autorità dell’energia e che la convenzione stipulata con alcuni comuni con cui questi ultimi si impegnavano al pagamento di un “minimo importo” ad Amat non sarebbe legittima.
L’amministrazione Chiappori ha così deciso di affidare la propria difesa agli avvocati sanremesi, che hanno presentato un preventivo omnicomprensivo di 18.498,73 € in quanto i due sarebbero provvisti di “esperienza nel campo e con conoscenza della materia oggetto dell’analisi sviluppata nell’iniziativa”.
“È una vicenda complessa – commenta l’assessore al bilancio Luigi Basso – si tratta di un contenzioso tra le due società, noi siamo solo spettatori. Se va bene potrebbero arrivarci dei soldi, se invece sarà Rivieracqua a soccombere, il comune non dovrà sborsare un euro. Rivieracqua, in base alla convenzione stipulata, ci manleva da ogni tipo di contenzioso”.