In relazione a recenti dichiarazioni e a quanto riportato oggi dai media sulla frana di Andora, Rete Ferroviaria Italiana diffida chiunque dal fornire rappresentazioni diverse dalla realtà.
RFI ha infatti più volte pubblicamente ribadito che è già pronto da giorni il piano di intervento per la prima messa in sicurezza dell’area, propedeutica al recupero del locomotore e delle vetture dell’Intercity 660, coinvolti dalla frana proveniente da terreni non di proprietà FS. Tale intervento ed i successivi per la definitiva sistemazione della frana saranno curati integralmente da RFI, cosa ben nota al Sindaco di Andora, presente all’incontro presso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante il quale Rete Ferroviaria Italiana ha assunto senza possibilità di fraintendimenti l’impegno.
L’intervenuto provvedimento di sequestro giudiziale da parte della Procura di Savona, per le attività del perito tecnico nominato dal magistrato che sta indagando sulle cause della frana, ha però ritardato l’avvio della cantierizzazione, in quanto è per legge necessario attendere che l’Autorità Giudiziaria e quelle di Pubblica Sicurezza rendano nuovamente disponibile ed agibile l’area, in base alle valutazioni peritali.
Inviare personale tecnico specializzato per rimuovere il locomotore e le carrozze dalla linea ferroviaria, così come chiedono incautamente alcuni commentatori e tra questi addirittura lo stesso sindaco di Andora, sarebbe un atto, oltre che illecito, pericoloso per l’incolumità stessa degli operatori, vista la perdurante assenza di una accertata stabilizzazione del fronte di frana.
Il sindaco di Andora potrebbe in realtà anticipare un atto che è nelle sue facoltà, cioè dichiarare l’occupazione temporanea per pubblica utilità delle aree private e consegnarle ad RFI, che non ha titolo formale per intervenire su proprietà esterne alle proprie. La predisposizione di questo atto contribuirebbe ad accelerare l’avvio dei lavori a dissequestro intervenuto.
Per le ragioni esposte, l’intervento avrà inizio immediatamente dopo, ma non un minuto prima, che le aree saranno state dissequestrate e dichiarate agibili.
Qualora dovessero continuare ad essere diffuse dichiarazioni e rappresentazioni non rispondenti al vero, Rete Ferroviaria Italiana conferma che avvierà azioni idonee per tutelare la propria immagine nelle opportune sedi.