“Vedere dal vivo Le Vele di Scampia…è indescrivibile. E’ disumano, è una situazione degradante. Però allo stesso tempo star qua è davvero gratificante“. Queste sono solo alcune delle parole che Michela Berta, giovane imperiese, ha usato per descrivere l’esperienza vissuta in un campo estivo di Libera, l’associazione contro le mafie.
“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale, nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.
Fra questi appunto ci sono i campi estivi di “E!State Liberi” il cui obiettivo principale è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. Caratteristica fondamentale di E!State Liberi è l’approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, con le istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali. L’esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale.
Durante l’estate 2013, quattro giovani ragazze di Imperia, Michela Berta, Silvia Odasso, Lucia Donato e Federica Daneri hanno partecipato a questa straordinaria esperienza formativa a Scampia e, la testimonianza di due di loro, Michela Berta e Silvia Odasso, è stata ripresa e raccontata nello spot promozionale di Libera per i campi estivi 2014.“Guardare con i propri occhi, sentire racconti delle persone del posto, persone semplici, vedere dal vivo Le Vele di Scampia…è indescrivibile. E’ disumano, è una situazione degradante – spiega Michela Berta – Però allo stesso tempo star qua è davvero gratificante“.”Questa esperienza è bella anche per il fatto che abbiamo la possibilità di conoscere molto di più le persone e di condividere con loro questa esperienza assolutamente particolare e unica. C’è lavoro, c’è formazione, ma c’è anche divertimento e voglia di stare insieme” conclude Silvia Odasso.