Imperia. Quattro anni di reclusione e 20 mila euro di risarcimento danni. È questa la condanna inflitta dai giudici Aschero, Russo e Trevia nei confronti di M.F. 23 anni di origine tunisina per aver violentato, nel 2012, una 14enne, oggi maggiorenne, all’epoca in vacanza a Imperia ospitata da un’amica. Il giovane, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, avrebbe approfittato dello stato di inferiorità psico-fisica della giovanissima dovuto all’abuso di alcool, grappa, per abusare di lei in un vicolo del centro di Porto Maurizio.
Secondo quanto emerso dal dibattimento in aula la giovane, difesa dall’avvocato Sandro Lombardi, avrebbe accettato le prime effusioni, un bacio, ma poi si sarebbe opposta (solo a parole perché troppo ubriaca per opporre una reale resistenza) al rapporto completo che invece si consumò.
Il giovane, difeso dall’avvocato Piera Poillucci, avrebbe convinto la ragazza ad andare in un vicolo con la scusa di offrirle una sigaretta.
Durante la sua requisitoria, il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo ha chiesto una pena di 4 anni di reclusione mentre l’avvocato Lombardi, per la parte civile, ha chiesto 50 mila euro di risarcimento danni. L’avvocato Poillucci, legale dell’imputato, ha invece chiesto l’assoluzione. I giudici hanno creduto al racconto della giovane accogliendo la richiesta di pena dell’accusa condannando il tunisino.
