“Claudio Scajola non è indagato dalla Procura di Reggio Calabria per associazione segreta collegata alla ’ndrangheta”. Lo ha affermato il sostituto procuratore della Dda reggina Giuseppe Lombardo a margine dell’udienza “Breakfast” svoltasi ieri mattina nel capoluogo reggino. Nei giorni scorsi era stato il quotidiano nazionale “Il Tempo” a parlare del nuovo filone di indagine che avrebbe riguardato l’ex Ministro imperiese assieme ad altre otto persone tra cui Domenico Sperandeo, agente dell’Aise ora in pensione affiliato alla Massoneria (la loggia è quella “Grande Oriente d’Italia”), e Franco Ciotoli, assistente capo della Polizia di Stato in servizio presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
A seguito della notizia, da subito smentita dall’interessato che parlò di uno “sporco gioco politico”, furono effettuate delle verifiche presso la Procura Reggina che diedero riscontro negativo in merito all’esistenza di una nuova inchiesta. Scajola, lo ricordiamo, risulta essere imputato, insieme ad altri, a nel capoluogo calabrese con l’accusa di “procurata inosservanza della pena” nell’ambito della latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena.