Zagarella avrebbe ordinato la cancellazione dei file pedopornografici dai computer dello studio ostacolando gli accertamenti della Squadra Mobile della Questura di Imperia nell’ambito dell’inchiesta per detenzione di materiale pedopornografico che vede indagato Diego Cantagallo, collega di studio del vicesindaco.
Secondo la Procura, Zagarella avrebbe volontariamente chiesto la cancellazione dei file per “coprire” il proprio collega e solo grazie a un lavoro certosino la Squadra Mobile sarebbe riuscita in un secondo tempo a recuperare i file incriminati.
Questa è l’accusa formulata dal Pm Alessandro Bogliolo (titolare del fascicolo dopo il trasferimento ad altra sede della dott.ssa Francesca Scarlatti) nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato nei giorni scorso al legale di Zagarella, l’avvocato sanremese Roberto Carfagno che, ora, ha 20 giorni di tempo per presentare eventuali controdeduzioni o chiedere l’interrogatorio del proprio assistito.
