23 Novembre 2024 01:51

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23 Novembre 2024 01:51

CRISI POLITICA. IMPERIA BENE COMUNE:”ELEZIONI ANTICIPATE INEVITABILI. CAPACCI RISOLVA I PROBLEMI PORTO, RIFIUTI E RIVIERACQUA, IN CASO CONTRARIO LO SFIDUCEREMO”/LA CONFERENZA

In breve: "Nella prossima primavera si andrà al voto. Lanciamo però una sfida all'amministrazione Capacci. Porti in consiglio comunale tre punti chiave: porto, rifiuti e Rivieracqua"

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“Le elezioni anticipate sono inevitabili. Nella prossima primavera si andrà al voto. Lanciamo però una sfida all’amministrazione Capacci. Porti in consiglio comunale proposte e soluzioni per tre punti chiave: porto, rifiuti e Rivieracqua. Se è in grado bene, mettiamo tutti insieme dei punti fermi prima di andare al voto nel 2017, in caso contrario presenteremo una mozione di sfiducia per mandare subito a casa questa amministrazione che, non ci sono dubbi, è arrivata al capolinea”.

Questo, in sintesi, il messaggio lanciato questa mattina da Imperia Bene Comune in conferenza stampa. I consiglieri comunali di opposizione Gianfranco Grosso e Mauro Servalli, affiancati da Carla Nattero e Mariano Mij, referenti di Sel e Rifondazione Comunista, hanno chiesto un’azione di responsabilità alla maggioranza per arrivare alle elezioni anticipate con un barlume di chiarezza su questione delicate come porto, rifiuti e Rivieracqua, in modo tale da non aver buttato al vento tre anni di amministrazione.

GIANFRANCO GROSSO

“Noi ci poniamo un problema, non vogliamo lasciare questo comune in braghe di tela. Valutiamo una mozione di sfiducia al Sindaco perché tutte le forze politiche escano allo scoperto. Per me questa amministrazione può andare a casa, perché non riesce a coprire una buca, gestire l’ordinario, neanche la propria segreteria. Prima però vorremmo capire se l’amministrazione Capacci è in grado di portare in consiglio comunale pratiche fondamentale come porto, rifiuti e Rivieracqua. Su questi temi vogliamo capire se ci sono volontà, coraggio e preparazione, per mettere dei punti fermi, nell’ottica di una futura gestione pubblica, per poi andare direttamente ad elezioni anticipate. Se invece l’amministrazione non ha la forza per portare in consiglio queste tre pratiche, allora che si vada subito a casa, lasciando spazio per pochi mesi a un Commissario”.

MAURO SERVALLI

“L’ammistrazione Capacci è arrivata al capolinea. I membri dell’amministrazione non si guardano più in faccia, litigano sui giornali. E’ impossibile andare avanti così. L’anno prossimo bisogna andare al voto, con elezioni anticipate. La città non è in grado di sostenere un altro anno di amministrazione Capacci. Ora, però, bisogna capire come arrivare alle prossime elezioni. Se non mettiamo dei paletti su i tre punti citati da Grosso, porto, rifiuti e Rivieracqua, è inutile continuare a vivacchiare ed è giusto che l’amministrazione vada a casa. Non credo che un Commissario possa fare più danni. Era chiaro che questo progetto politico sarebbe finito così. La città, però, terminata questa parentesi fallimentare, non può e non deve pensare di tornare indietro, ma fare una scelta di alternativa vera e Imperia Bene Comune in questo senso ha dimostrato di essere l’unica vera alternativa.

Il Movimento Cinque Stelle, infatti, ha dimostrato di non esserlo. Russo era il Candidato sindaco e ora è la stampella della maggioranza. Se avessero vinto i Cinque Stelle cosa sarebbe successo? Dopo questa esperienza è evidente che il Movimento Cinque Stelle non è in grado di rappresentare un’alternativa a Imperia”.

CARLA NATTERO

“La nascita di questa amministrazione ha origini nella da caduta di Strescino, con il quale poi le stesse forze politiche che ne hanno determinato la caduta hanno stretto un accordo. Questa amministrazione ha distrutto la spinta innovativa delle battaglie politiche portate avanti dal centrosinistra negli ultimi ventanni. Un’esperienza fallimentare che ha polverizzato tutte le forze politiche a Imperia. Non credo esista altrà città in Italia che abbia subito una tale deflagrazione politica. E’ difficile individuare una linea futura. Io credo che l’idea sia quella che non si può governare una città con i singoli, ma con programmi e alleanze reali, non di comodo. Bisogna cambiare tutto, non per motivi ideologici, ma per motivi concreti.

Questa amministrazione non ha più futuro. Negli ultimi giorni l’assessore all’ambiente De Bonis si è lamentato pubblicamente della mancanza di fondi per la pulizia dei fiumi, e siamo a inizio autunno, teniamolo presente, e l’assessore alla Cultura si è lamentato pubblicamente della mancanza di fondi per la stagione teatrale, già di per se ridotta per la chiusura del Cavour. Neanche 30 mila euro per pochi spettacoli all’Auditorium è riuscita a trovare questa amministrazione.

Sul depuratore l’amministrazione Capacci è ferma al primo giorno. Ha iniziato con i miasmi del depuratore e finisce con i miasmi del depuratore. Per non parlare poi dell’Agnesi. Il Sindaco per mesi ha promesso una soluzione mai arrivata per poi, una volta arrivata l’ufficialità della chiusura dello stabilimento, un pezzo di storia di Imperia, liquidare la pratica in consiglio con una semplice battuta ‘certe battaglie vanno bene, altre vanno male’. Io credo ci sia rabbia in città per il malfunzionamento dei servizi, ma anche per la mancanza di prospettive. Le elezioni anticipate sono inevitabili, ma almeno si provi a mettere dei punti fermi su porto, rifiuti e Rivieracqua. In caso contrario l’amministrazione vada immediatamente a casa.

Il fallimento di questa amministrazione non può e non deve essere però il riscatto della politica di Scajola, perché quel fallimento rimane. Bisogna mantenere la rottura con quella politica e non trovare nel fallimento di Capacci la giustificazione per guardare indietro. Bisogna guardare avanti, politca e liste civiche si prendano le proprie responsabilità. I cittadini devono scegliere non più in base alle singole persone, ma su programmi concreti. Imperia sta andando indietro rispetto alle altre città. Non c’è più nulla che giustifichi il fatto che Imperia sia capoluogo di provincia”.

MARIANO MIJ

“La conferenza stampa di oggi dimostra, a tre anni di distanza, la bontà della decisione di creare Imperia Bene Comune. Questa amministrazione sta seguendo una linea politica diffusa negli ultimi anni, ovvero quella di dare vita a maggioranze eterogenee che pur di governare sono disposte a tutto, per poi riverarsi non uniformi per amministrare. Questa amministrazione ha fallito in tutto Basti guardare il porto.

Ci sono ancora gli scheletri di cemento, la spiaggia del parco urbano non è stata bonificata, le fognature non funzionano, i parcheggi interrati sono ancora allagati e inutilizzabili. Il depuratore solo oggi sta per essere collegato con Diano Marina. I miasmi sono tornati a farsi sentire. E come non parlare della aree pedonali? Via Cascione è paralizzata e nulla è stata fatto per il centro di Oneglia. Non ci sono progetti concreti per il riutilizzo ferrovia, e nulla è stato fatto in materia di piste ciclabili. L’Agnesi ha chiuso. L’amministrazione ha bocciato la nostra mozione quando la battaglia si poteva ancora vincere. Non c’è manutenzione delle strade e l’arredo urbano non è curato. La stagione teatrale non esiste. Tutto questo dimostra solo una cosa, la grossolana inefficienza di questa amministrazione”.

IL VIDEO DELLA DIERETTA

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