23 Novembre 2024 09:29

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23 Novembre 2024 09:29

IMPERIA. CRISI POLITICA. MOZIONE DI SFIDUCIA, CAPACCI: “SOLO FUFFA, NON CAMBIA NIENTE”. FOSSATI: “ANALFABETISMO ISTITUZIONALE”/ECCO CHI HA RAGIONE

In breve: Non si placa lo scontro politico tra il Sindaco Carlo Capacci e l'opposizione consiliare, pronta a presentare una mozione di sfiducia per mandare il primo cittadino a casa prima della fine del mandato

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Non si placa lo scontro politico tra il Sindaco Carlo Capacci e l’opposizione consiliare, pronta a presentare una mozione di sfiducia per mandare il primo cittadino a casa prima della fine della legislatura.

Il Sindaco Capacci ha definito la mozione una “fuffa“.

“Una mozione di sfiducia anche se approvata (cosa impossibile) non fa succedere niente. E’ solo fuffa – ha scritto Capacci sul proprio profilo facebook – Abbiate almeno il coraggio di dirlo e se veramente volete mandare a casa l’ Amministrazione abbiate il coraggio di farlo dimettendovi……. lo sapete meglio di me, bastano 16 +1 Consiglieri Comunali che si dimettano contemporaneamente. Provate a contarvi invece di continuare a fare bla bla bla”.

Una replica ironica e piccata che non è andata giù al capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati: La mozione di sfiducia e’ fuffa? Analfabetismo istituzionale. Qualcuno spieghi a Capacci cosa significa l‘art. 52 del tuel.  Si vede che l’hanno abrogato e non ce ne siamo accorti. Oppure, più probabilmente, Capacci ne ignora l’esistenza”.

COSA PREVEDE L’ARTICOLO 52 DEL TUEL

1. Il voto del consiglio comunale o del consiglio provinciale contrario ad una proposta del sindaco, del presidente della provincia o delle rispettive giunte non comporta le dimissioni degli stessi. 

2. Il sindaco, il presidente della provincia e le rispettive giunte cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il consiglio. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il sindaco e il presidente della provincia, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario ai sensi dell’articolo 141. 

“Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario ai sensi dell’articolo 141″.  Visionando l’art. 52 del Tuel non sembrano esserci dubbi. Il Sindaco Capacci in questo caso sembra aver preso una cantonata.

 

 

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