Circa cento persone questo pomeriggio si sono date appuntamento all’hotel Corallo di Imperia per l’incontro organizzato dall’ex Ministro Claudio Scajola. Una sorta di ritorno in campo, questa volta, a differeza dei mesi scorsi, in via ufficiale. Obiettivo costruire, sia al livello nazionale che locale, un partito di centro, moderato, con una propria identità, per recuperare un consenso ampiamente perduto negli ultimi anni.
Presenti, tra fedelissimi e simpatizzanti, Sergio De Nicola, Rodolfo Leone, Luca Ramone, Silvio Todiere, Franco Bianchi, Luigi Sappa, Paolo Petrucci, Luca Falciola, Nicola Falciola, Enzo Amabile, Giacomo Raineri, Vittorio Adolfo (che ha però lasciato l’aula molto prima della fine dell’incontro), Sergio Lanteri, Umberto Bellini, Gianni Giuliano, Enrico Lauretti, Franco Amoretti, Giovanni Ballestra, Paolo Barabaschi, Filippo Maria Bistolfi, Franco Ardissone, Riccardo Guatelli, Luigi Morgillo, Erminio Annoni, Luigino Dellerba, Piero Di Meo, Angela Ardizzone, Giuseppe Anobile e Luigino Dellerba.
Tra le presenze a “sorpresa”, quella di Paolo Re, consigliere comunale di Imperia Cambia, mentre ha fatto scalpore l’assenza di Marco Scajola, nipote dell’ex Ministro nonché segretario provinciale di Forza Italia. Assenti anche i consiglieri comunali Piera Poillucci, Gianfranco Gaggero, Antonello Ranise, Giuseppe Fossati e Alessandro Casano.
L’ex Ministro ha parlato della situazione politica nazionale, con l’avvento di Stefano Parisi, e della crisi dell’amministrazione Capacci e, più in generale, della città di Imperia.
LA CRISI DI IMPERIA E L’AMMINISTRAZIONE CAPACCI
“La gente è arrabbiata. Andando in giro si coglie l’assoluta mancanza di fiducia. Imperia è sprofondata. Il Sindaco, poveretto, e la sua amministrazione, godono di scarsa considerazione, scarsa fiducia.
Imperia ha vissuto un periodo di rinascimento. La città è cresciuta nella prospettiva turistica e nelle grandi opere avviate, come il porto e la viabilità, con la ferrovia e la pista ciclabile. Oggi la città è triste, in decadenza, è sporca. È una città spenta, senza più voglia di crescere. Abbiamo vissuto un periodo di giacobinismo, con i cittadini che hanno avuto paura di mettere a disposizione le loro competenze.
Faccio un esempio su tutti. A Borgo Prino, sulla spiaggia, c’è un campetto di bocce. Poco tempo fa è stato sequestrato perché non aveva le autorizzazioni. Ma quando io ero piccolo e giocavo a bocce in spiaggia, dovevo chiedere le autorizzazioni? Solo dopo mille polemiche è stata ridata la concessione. C’è un clima di paura. Nessuno può più fare nulla. Imperia non può risolvere i problemi con le lamentele, senza proposte.
Le lamentele lasciamole a chi non ha idee. Imperia ha un problema enorme. Ha un contenzioso gigantesco, che fa rabbrividire, per via di una cattiva amministrazione. Nessuna persona di buon senso potrà ambire a fare l’amministratore comunale a Imperia davanti a simili difficoltà. Oltre 500 sono i contenziosi aperti per oltre 500 milioni di euro. Uno che ama Imperia non può limitarsi a fare polemiche contro il Sindaco Capacci. Capacci ha le sue colpe, ma non può diventare uno scaricabarile. La stessa opposizione, non può scaricare sempre tutte le colpe sulla maggioranza, deve essere propositiva.
Uniamo le forze migliori della città. Dobbiamo salvare Imperia. Lo slogan è ‘Salviamo Imperia’. Senza steccati ideologici. Sono finiti i tempi in cui i problemi si risolvevano dividendosi le poltrone. C’è necessità di fare qualcosa di diverso e io darò una mano per salvare questa città, Imperia.
Imperia è una città allo sfascio, dove questa amministrazione ha perso i pezzi poco alla volta. Il Sindaco si trova a gestire un compito ingrato, con una maggioranza che si sfalda e vuole scaricare tutte le responsabilità su di lui. Sono invece responsabilità di una coalizione che non aveva un programma condiviso. C’è necessità, quando questa amministrazione finirà, di costruire un’amministrazione per salvare Imperia, perchè la situazione è drammatica. Per costruire una coalizione vincente, bisogna aprire alla gente del fare, non mi interessano gli schemi, ma una coalizione di persone di valore, le migliore eccellenze della città. Amministrazione avanti sino al 2018? Mi pare di capire che stia in piedi con il voto di un grillino, che ha perso tutto il suo consenso, che ogni giorno ci sono scontri tra Sindaco, vicesindaco e assessori. Mi pare che il panorama che si offre alla città sia negativo. Non credo possa avere molto spazio”.
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