E’ tornato in aula Giuseppe Marcianò e, seduto su una sedia a rotelle, assiste alla ripresa dell’esame dibattimentale del processo “La Svolta”, interrottosi ieri proprio a causa del suo malore. Riprende così alle 14 la deposizione del Maresciallo Camplese con la descrizione dell’arresto di Macrì Michele e Macrì Alessandro.
Dopo circa mezz’ora dalla ripresa del processo il presidente Paolo Luppi ha chiesto a Giuseppe Marcianò come si sentiva: “Brutto, brutto, brutto giorno” ha risposto l’imputato e, subito dopo, è intervenuto il figlio Vincenzo: “Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma non voglio nemmeno che venga mancato di rispetto a mio padre, ha 81 anni ha tre patologie gravissime. Ci sono modi e modi. Ci siamo noi in cella. Preferiamo rientrare, Presidente dove siamo detenuti ora abbiamo una cella che scendo sotto i zero gradi, noi giovnai cerchiamo di dormire con due pigiami questo è un uomo di 80 anni che non so quanto riesca a stare in una cella del genere”
Tutti gli imputati decidono di rientrare in carcere, ma prima di abbandonare l’aula riprende il battibecco tra Vincenzo Marcianò e Christian Abbondanza della Casa della Legalità, presente in aula.