Paolo Petrucci e Luca Falciola, membro del coordinamento di Forza Italia e consigliere comunale di Forza Italia, hanno inviato una nota per replicare alle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dai consiglieri comunali Antonello Ranise e Piera Poillucci in merito all’incontro organizzato dall’ex Ministro Claudio Scajola all’Hotel Corallo con oltre un centinaio di fedelissimi e simpatizzanti. Nel dettaglio Ranise e Poilucci avevano giustificato la loro assenza con una diversa visione politica, non il partito dei moderati auspicato da Scajola, ma un centrodestra tradizionale, con Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia.
“Siamo due dei duecento partecipanti all’incontro tenutosi domenica pomeriggio ad Imperia all’Hotel Corallo, organizzato da Claudio Scajola e da un po’ di amici. Entrambi abbiamo ricoperto negli ultimi quindici anni diversi incarichi di coordinamento organizzativo in Forza Italia a livello locale, provinciale e regionale e diversi incarichi amministrativi in Circoscrizione, Comune di Imperia e Provincia di Imperia. Siamo tra quelli che ci hanno sempre messo la voglia e la faccia, per intenderci.
Nel nostro piccolo, in questi anni, abbiamo organizzato con i giovani centinaia di incontri ed eventi per cercare di comprendere e valutare quali fossero le priorità legate alle nostre battaglie così da poterle proporre ai nostri rappresentanti eletti. Pensavamo, e ne siamo convinti tutt’ora, che il confronto fosse il sale della buona politica e delle buona amministrazione.
Leggiamo con stupore le parole degli amici Piera e Antonello, ‘compagni di battaglia’ fin dall’inizio (anzi quasi dall’inizio) e stentiamo a credere che arrivino da loro. Da quanto letto, infatti, sembra che sia stata (ad arte?) travisata la realtà dei fatti.
E’ bene chiarire come l’incontro di cui sopra, sia stato pianificato esclusivamente per dare spazio alle idee di coloro i quali si sentono vicini alla nostra area politica: l’unità del Centro Destra non si discute, ma la componente moderata è debole e va indubbiamente rafforzata. Ragionarne a riguardo non è una cattiva idea, al fine evitare derive populiste. Si è partiti parlando di temi nazionali e sovra nazionali, non per questo distanti dai cittadini, arrivando anche a sviscerare le tematiche locali e comunali, parlando dei problemi di Imperia. Abbiamo assistito ad interventi significativi da persone più esperte e da giovani ‘politicamente vergini’. Si è parlato di Europa, di immigrazione, di federalismo, di dignità della persona, di aggregazione, di organizzazione politica. Si è fatto cioè, quello che un partito dovrebbe fare continuamente: confrontarsi per crescere, nei numeri e nei contenuti.
Non possiamo sfuggire al fatto che il nostro movimento politico stia vivendo un periodo di declino, anche e soprattutto perché si è posto autoreferenzialmente lontano dalle persone. Raccogliamo le idee di tutti quelli che vogliono dare un apporto per farlo crescere! E nei rari momenti di aggregazione, senza polemica, auspichiamo che tutti (i cittadini e i loro rappresentanti) partecipino, ascoltino, dicano la loro opinione e lo facciano di fronte ad altri interlocutori. Il dialogo a mezzo stampa è freddo, a volte male interpretato e troppo spesso sterile.
Le nostre posizioni sono intatte da sempre, niente minestroni perché l’unità non si discute, ma prima di tutto ci sono i contenuti, poi i programmi, poi le alleanze e infine gli slogan. Sarebbe meglio non avere il timore di partecipare, per evitare di commentare cose non dette”.