Il caso di Sergio Salvagno, l’agronomo imperiese colpito con un razzo dall’armatore americano William Mcinnes durante l’edizione 2014 delle Vele d’Epoca, nel corso dello sbarco dei pirati, finirà in Tv grazie all’interessamento de “Le Iene”. Gli inviati del noto programma di Mediaset sono addirittura andati sino in Scozia per braccare l’armatore e chiedergli come mai non abbia ancora risarcito Salvagno per il terribile danno procuratogli l’agronomo imperiese è bloccato su una sedia a rotelle, ha perso un occhio e ha riportato danni cerebrali gravissimi minandone le capacità psichiche e fisiche).
“Eravamo in contatto con la redazione de ‘Le Iene’ dal settembre dello scorso anno – racconta a ImperiaPost Fulvio Salvagno, fratello di Sergio – C’era però il processo in corso e per questo tutto è rimasto in stand by. Quest’anno, a processo concluso (Mcinnes è stato condannato il 23 marzo scoso a 1 anno 2 mesi di carcere, con pena sospesa a patto che entro 9 mesi l’armatore risarcisca la famiglia Salvagno con 300 mila euro, che ancora oggi non sono state pagate e che probabilmente, secondo quanto filtra, non pagherà) ho invitato la troupe de ‘Le Iene’ alle Vele D’Epoca. Sono venuti nella giornata di sabato e ci hanno intervistato, facendoci raccontare il dramma vissuto da Sergio. Successivamente siamo andati a Borgo Marina, dove la troupe ha ripreso il luogo dove Sergio è stato colpito dal razzo, ricostruendo la dinamica del drammatico incidente”.
“Successivamente – prosegue Fulvio Salvagno – so che la troupe è andata sino in Scozia a cercare Mcinnes. Sono rientrati da poco e so che sono riusciti a trovarlo, intervistandolo, chiedendogli perché non vuole risarcire la mia famiglia per quello che è successo. Non sono mai arrivate neanche le sue scuse. Non so però altro di quello che è successo. Così come tutti, aspetto che il servizio vada in onda con l’inizio della nuova stagione del programma”.
Nel frattempo Sergio Salvagno è tornato alla Clinica Sant’Anna di Imperia. “Siamo riusciti a farlo tornare grazie all’interessamento del dott. Anselmo. Per noi è un sollievo, si tratta infatti di una struttura ben organizzata per le persone disabili, con palestra e logopedisti a disposizione. Cerchiamo tutti quanti di fare il possibile per far stare meglio Sergio. L’ideale sarebbe una struttura specializzata, ce ne sono a Pavia, Lecco, Monza, Torino. Il costo, però, è molto elevato, circa 200 euro al giorno. Propongono una riabilitazione intensiva per tre mesi per provare a vedere quanti margini di miglioramento ha il paziente. Sarebbe importante per Sergio, ma mancano i fondi, speriamo di riuscire a trovarli”.
Contattato da ImperiaPost Tito Schivo, legale, insieme a Andrea Artioli, di William Mcinnes, ha spiegato: “Perché Mcinnes non ha ancora versato la provvisionale? Su questo non posso dire nulla al momento. Quello che posso dire è che sarà il giudice civile a decidere sul risacimento danni. La linea delle assicurazione al momento è quella di non pagare. In tribunale loro esporranno la loro posizione e vedremo cosa succederà”.