4 Novembre 2024 23:36

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4 Novembre 2024 23:36

REGIONE LIGURIA. AGRICOLTURA. PROROGATO AL 4 OTTOBRE IL TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER I MURETTI A SECCO/ I DETTAGLI

In breve: Il bando, approvato a luglio, aveva uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro, poi raddoppiato a 8 milioni di euro visto il grande afflusso di domande pervenute: circa 2700 per un totale di 30 milioni di euro di richieste di finanziamento.

 mai-muretti

Prorogato dal 30 settembre al 4 ottobre il termine per le presentazione delle domande del bando Psr-Piano di Sviluppo rurale 2014-2020 sottomisura 4.4 – supporto investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro climatico ambientali – dedicata ai ‘muretti a secco’.

Lo comunica l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai. Il portale ministeriale Sian per la presentazione infomatizzata delle domande spiega l’assessore Mai è stato in manutenzione da venerdì 23 a lunedì 26. Alla riapertura, sono stati registrati malfunzionamenti fino all’intera giornata di ieri. Pertanto, per consentire di recuperare il tempo perduto durante la settimana di quasi totale inattività del sistema, abbiamo ritenuto opportuno posticipare la chiusura del bando e dare quindi possibilità ai potenziali beneficiari di presentare le legittime domande”.

Il bando, approvato a luglio, aveva uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro, poi raddoppiato a 8 milioni di euro visto il grande afflusso di domande pervenute: circa 2700 per un totale di 30 milioni di euro di richieste di finanziamento.

“Grazie a questa implementazione concordata nell’ultimo tavolo verde con le associazioni agricole – dice l’assessore Mai – sarà possibile andare incontro a 800 istanze di finanziamento che si potrebbero tradurre in circa 80 kmq di muretti a secco nella nostra regione. Sapevamo che era una misura molto attesa dal territorio e per non escludere nessuno dei potenziali beneficiari avevamo pensato di stanziare subito l’intero budget a disposizione della misura, circa 13 milioni di euro. Tuttavia, dopo il parere negativo della Commissione europea, ci siamo dovuti limitare a raddoppiare la copertura iniziale. Per il residuo, quindi, dei 5 milioni ancora disponibili, ma non immediatamente attivabili, apriremo in seguito un secondo bando”.

 

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