E’ una vera e propria rivolta quella degli operatori del porto turistico contro il Sindaco Capacci e l’amministrazione comunale. Uno sfogo che arriva a seguito della querelle sull’utilizzo dei 6.5 milioni di euro che il Comune si appresta ad incassare dopo l’escussione delle fideiussioni sottoscritte a garanzia dei lavori del porto.
Dopo Marco Cuppari e Alessandro Dolla a inviare una lettera al sindaco Capacci è Giancarlo Dolla, operatore della cantieristica.
“Egregio sig. Capacci è palese ed evidente che le riesca difficile controbattere con argomentazioni valide a quanto le viene contestato da più parti in questi giorni. Questo mi fa pensare che non fosse sufficientemente informato sulla situazione informato sulla situazione di degrado in cui versa la città e porto di Imperia. Probabilmente i suoi collaboratori hanno ritenuto che non fosse necessario informarla. Mi faccia capire lei in qualità di sindaco della città di Imperia da quando è stato eletto ad oggi dove ha vissuto per non accorgersi del degrado nel quale stava sprofondando la città? Ha dichiarato con enfasi di aver conseguito un risultato strepitoso incassando 6,5 milioni di euro quando la fidejussione era di 15 milioni e di opere a scomputo non ne è stata realizzata nessuna, questo lo dovrebbe spiegare ai cittadini di Imperia. Il fatto che poi tutti gli assessori si siano fatti avanti a reclamare una fetta del malloppo caduta dal cielo per effettuare i più disparati interventi la dice lunga su come venga amministrata questa città. Mi sembra di rivedere il film di Woody Allen “Prendi i soldi e scappa”, capisco che determinati interventi siano senz’altro necessari ma la gran parte dei quattrini vanno spesi nel porto che è e rimane una grossa risorsa per la città.
E non parlo per egoismo come pensa lei sig. Capacci perché con noi operatori del settore guadagnano altre attività, basta informarsi. Per quanto riguarda la gestione portuale da parte della Go Imperia Srl partecipata del comune, ricordiamolo, vorrei sapere quali sono stati gli interventi effettuati atti a migliorare lo stato di degrado in cui versa tutt’ora il porto. Come sono stati spesi i quattrini introitati, le consulenze date a chi, per quali cose e i risultati ottenuti. A mio modesto parere che vivo quotidianamente sul porto non mi sembra che i risultati ottenuti siano così eclatanti come lei asserisce sig. Capacci e poi la smetta una volta per tutte di dichiarare che avete salvato il porto.
Il porto e la città sono salvati quotidianamente dalle persone che tutte le mattine si svegliano e si rimboccano le maniche cercando di sbarcare il lunario in questa città sempre più in crisi. Non neanche vero che ai cittadini di Imperia il porto non è costato niente. Mi dica sig. Capacci se malauguratamente la Go Imperia dovesse fallire, ma questo senz’altro non succederà mai visto con quale oculatezza viene gestita la società, il passivo gestionale da chi viene pagato? Lo spieghi lei ai suoi concittadini.
Per quanto riguarda l’accusa di egoismo le rammento che durante la costruzione del nuovo porto l’Imperia Yacht Service prima e successivamente a Marine Composite, Marittima Service Gruop e Marina 1 abbiamo contribuito a creare il polo cantieristico a nostre spese, senza nessuno aiuto o contributo esterno che potesse competere con i vicini cantieri della costa azzurra. Cantieristica di cui hanno potuto usufruire i cantieri che sono subentrati con la creazione del consorzio senza sborsare una lira e lei sig. Capacci questo lo chiama egoismo. A proposito dei sette cantieri mi faccia capire una cosa: siamo un consorzio o siamo sette cantieri perché forse strada facendo mi sono perso qualcosa ma mi creda sig. Capacci a parte le diatribe in corso qui non siamo su scherzi a parte ma siamo nel pieno di un reality del quale non conosciamo il finale ma che interessa tantissime famiglie che chiedono rispetto e certezza del lavoro o la vicenda Agnesi l’ha già dimenticata?.