2 Novembre 2024 15:14

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2 Novembre 2024 15:14

DIANO MARINA. IL COMUNE INDIVIDUA GLI IMMOBILI A RISCHIO INONDABILITÀ. UNA LETTRICE:”IN CASO DI ALLERTA DOVE DOVREBBERO ANDARE I CITTADINI?”

In breve: "Ho letto, sui muri cittadini, l’ordinanza del Sindaco CHIAPPORI circa l’agibilità degli immobili e il comportamento da tenere in caso di allerta meteo".

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“Ho letto, sui muri cittadini, l’ordinanza del Sindaco CHIAPPORI circa l’agibilità degli immobili e il comportamento da tenere in caso di allerta meteo”. Così una nostra lettrice, Giada G., in merito all’ordinanza del sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, sulla “salvaguardia della pubblica incolumità relativa alla disciplina di misure di auto protezione costituite da prescrizioni e divieti per i cittadini residenti nelle aree individuate nelle fasce di inondabilità”.

“Nell’ordinanza si citano in BUROCRATESE aree, immobili e allerta di vari colori, senza però specificare vie e numeri civici, ma facendo riferimento a specifiche mappe dei piani di protezione civile e del piano di bacino.

Visto che, in caso di allerta, è vietato per queste zone l’utilizzo degli immobili, dove dovrebbero andare i cittadini? Chi si prenderà cura di chi non ha un “altro posto” dove andare visto che gli allerta durano svariate ore? Sarà anche previsto un piano di vigilanza per gli immobili momentaneamente abbandonati?

Considerata l’orografia della nostra regione e la conseguente difficoltà nel centrare le previsioni meteo, ma soprattutto l’esempio di episodi recenti in cui è attivo un allerta e non si verifica nemmeno un po’ di pioggia (come accaduto all’inizio del corrente anno scolastico con la chiusura delle scuole), come dovrebbe regolarsi il cittadino costretto dall’ordinanza ad abbandonare la propria abitazione, magari con il cielo sereno? Cosa comporta il non ottemperare all’ordinanza?

Sui manifesti affissi per la città si fa riferimento a diverse mappe dei piani di salvaguardia e di bacino, ma non sono indicate effettivamente né le zone né tantomeno gli immobili interessati, sarebbe quindi cortese da parte dell’amministrazione mettere a disposizione queste mappe per i cittadini o, almeno, premurarsi di avvisare tempestivamente gli abitanti delle zone suddette che si trovano in zona esondabile e rientrante nell’ordinanza.

Sappiamo, anche grazie ad una intervista precedente del Sindaco Chiappori, che una zona identificata è quella vicino al torrente Mortula (ma tutta o solo in parte?), ma forse, ora che il tempo è ancora clemente, sarebbe opportuno provvedere a pulire l’imbocco della tombinatura del torrente sita in corso Europa, la quale risulta ostruita da pietrisco per oltre il 35% della sua portata, in quanto sono svariati lustri che nessuno provvede a pulire l’alveo (in via Agnese l’altezza media e di 170cm, ma attualmente è libera solo per 100cm). Oltre a ciò sono anche ostruite le caditoie e le tombinature di via Agnese, di Via Divina Provvidenza e di via Olanda, tutte rientranti nell’area del Mortula.

E’ scontato che il cittadino si debba tutelare da solo, quindi noi abitanti di Sant’Anna ci recheremo in comune a visionare le mappe, staremo attenti agli allerta, ma se il torrente Mortula, e tutti gli altri torrenti e rii del comune rimarranno abbandonati come sono ora, l’ordinanza del Sindaco non servirà solo a “mettere le mani avanti” per dei lavori di pulizia e messa in sicurezza che si sa già non verranno svolti?”

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