30 Ottobre 2024 19:20

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30 Ottobre 2024 19:20

IMPERIA. LA VITA DELL’EROE DELLA GRANDE GUERRA NAZARIO SAURO NEL RICORDO DEL NIPOTE ROMANO: “SUDDITO AUSTRIACO, SI SENTIVA ITALIANO. MORI’…”/L’INTERVISTA

In breve: "E' una persona che aveva dei grandi valori, libertà, giustizia, solidarietà, che ha manifestato in tutti i modi. Al di là di essere stato un eroe o meno, era una persona che credeva, che aveva degli obiettivi, dei sogni che ha perseguito"

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La giornata dedicata alla memoria dei caduti in mare e delle cinque medaglie d’oro al valore militare della prima guerra mondiale,  si è chiusa alle 18 con la presentazione, da parte di Romano Sauro, nipote di Nazario Sauro, del volume “Storia di un marinaio”.

IL LIBRO E LA STORIA DI NAZARIO SAURO

“Mio nonno era un marinaio, poi per alcuni è un eroe, per altri un traditore, un eroe per noi italiani, un traditore per l’Austria. Lui, suddito austriaco, nato in Istria, all’epoca sotto il dominio austriaco, decise allo scoppio della Grande Guerra di andare a combattere con l’Italia, contro l’Austria, perché lui si sentiva italiano. Perché in Istria tutto parla italiano, anche le pietre. La cultura, la storia, la lingua italiana è quella dominante. Anche gli austriaci stessi parlavano l’italiano a bordo delle navi, era la lingua ufficiale dappertutto.

Lui lascia l’Istria e combatterà contro l’Austria, imbarcato sulle navi come volontario della Regia Marina Italiana. Compirà durante la guerra più di sessanta missioni. L’ultima sarà fatale, perché verrà catturato dopo l’incaglio del sommergibile dove era imbarcato. Verrà poi riconosciuto in un processo drammatico che vedrà chiamato a deporre il cognato, che lo riconoscerà, tradendolo sostanzialmente, mentre la madre e la sorella faranno di tutto per negare di conoscerlo. Ma non valse, perché ormai l’Austria aveva deciso. Aveva dichiarato un nome falso, datogli proprio dalla Marina per evitare che venisse riconosciuto, ma venne riconosciuto perché Nazario Sauro, mio nonno, era noto in Istria, perché era un ufficiale della Marina Mercantile, aveva navigato tutte le coste. Non ebbero difficoltà gli austriaci a riconoscerlo e a processarlo e condannarlo a morte per impiccagione. E’ morto 100 anni fa nel 1916, il 10 agosto.

E’ una persona che aveva dei grandi valori, libertà, giustizia, solidarietà, che ha manifestato in tutti i modi. Al di là di essere stato un eroe o meno, era una persona che credeva, che aveva degli obiettivi, dei sogni che ha perseguito. E per quanto mi riguarda, penso che questo aspetto importante della vita di Nazario Sauro possa essere portato all’attenzione dei nostri giovani. Io per questo vado nelle scuole a parlare di lui, dei valori in cui credeva. Per far capire ai giovani quanto è importante la solidarietà, quanto è importante difendere la libertà e la giustizia, perché loro possano fare altrettanto quando cresceranno. Questi valori al mondo d’oggi sono un pò in crisi e credo che Nazario Sauro possa essere un bell’esempio in questo senso”.

IL PROGETTO DEI CENTO PORTI NEL NOME DI NAZARIO SAURO

“Sono partito in barca da Sanremo pochi giorni fa. Questa ad Imperia è la seconda tappa. Domani mattina presto partirò e andrò a Finale Ligure, poi Savona, Genova e così via fino a fare la circumnavigazione dell’Italia, della Sardegna, della Sicilia, toccando anche porti all’estero, Grecia, Albania, Montenegro, Croazia e Slovenia. I porti che furono di Nazario Sauro. Porterò in giro, nelle scuole, la sua figura, i suoi valori, a far riflettere i nostri giovani. E contemporaneamente presento il libro che ho scritto con mio figlio. Il progetto nella sua globalità è legato a un’associazione Onlus di Roma, ‘Peter Pan’, che si occupa di adolescenti e bambini malati di cancro. I proventi del libro andranno destinati a questa associazione, quindi c’è anche questo abbinamento umanitario.

In questo giro spero di portare quella solidarietà in cui credeva Nazario Sauro. In ogni porto mi fermerò 3-4 giorni, toccandone 100, dunque ci vorranno due anni. Sono Commissario della Lega Navale Italiana e grazie a questo incarico nelle scuole porterò anche il mare, la cultura del mare. Dovrei completare questo viaggio a Trieste nell’ottobre del 2018. A 100 anni dalla fine della Grande Guerra, nel cinquantesimo anniversario della storica regata internazionale ‘Barcolana’, che si svolge appunto a Trieste, e centesimo anniversario della Festa della Marina”. 

https://www.youtube.com/watch?v=9gFXJHP3Eww

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