Un cittadino tedesco del 1971, G.C., e’ stato denunciato in stato di libertà dalla polizia di stato poiché responsabile dei reati di simulazione di reato e tentata truffa.
L’uomo, presentatosi lo scorso 29 settembre presso l’ufficio denunce della Questura di Imperia per formalizzare una denuncia di furto della sua moto, ha raccontato all’ufficiale di p.g. in servizio che alle ore 14 del 29 settembre scorso nei pressi del parcheggio del molo lungo di Porto Maurizio, si avvedeva del furto della sua motocicletta, li’ parcheggiata alle precedenti ore 12.
Il racconto del turista, farraginoso, contraddittorio e alquanto singolare, non convinceva il sovrintendente in servizio che, ricevuta la denuncia, dopo aver effettuato alcuni accertamenti, provvedeva alla immediata acquisizione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza cittadino.
Dalle registrazioni acquisite si appurava che, nell’intervallo di tempo indicato in denuncia, e nel luogo della consumazione del presunto furto, non vi era traccia di alcuna sosta o di alcun transito del motoveicolo denunciato. non solo: per le modalità in cui si sarebbe consumato il reato, in considerazione della fascia oraria – particolarmente insolita – e del luogo frequentato da numerosi residenti e turisti, sarebbe stato estremamente agevole individuare, dalle immagini a disposizione, uno o più soggetti intenti ad asportare la moto di grossa cilindrata, peraltro munita di blocca disco, secondo quanto riferito dal denunciante.
Ulteriori accertamenti consentivano, infine, di appurare che il motoveicolo “rubato” era stato rinvenuto nelle campagne di Andora, opportunamente occultato tra rami e cespugli e privo di targa .