Tre anni e quattro mesi di carcere. Questa la condanna inflitta dal giudice Domenico Varalli a un 39enne imperiese, accusato di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Nel corso dell’udienza tenutasi questa mattina in Tribunale a Imperia, il Pubblico ministero e l’avvocato difensore Eva Rocca hanno ricostruito una storia fatta di anni (dal 2007 al 2012) di minacce di morte, vessazioni e violenze da parte dell’imputato nei confronti della moglie (il tutto davanti al figlio piccolo) che, esasperata, si era rivolta nel 2012 al Centro Antiviolenza di Imperia per chiedere aiuto.
Due in particolare gli episodi più gravi contestati al 39enne, difeso dall’avvocato Erminio Annoni. Un calcio alla moglie, poco dopo il parto, e un coltello puntato alla gola. “Ti sgozzo” aveva urlato l’imputato alla moglie, ha raccontato in aula il legale Eva Rocca.
Nel 2012, infine, proprio sotto Natale, un’altra violenta lite e l’intervento dei Carabinieri, a loro volta minacciati dal 39enne con una pistola giocattolo.
Oltre alla pena di 3 anni e 4 mesi di carcere (10 mesi per la resistenza a pubblico ufficiale e 2 anni e 6 mesi per i maltrattamenti in famiglia), il giudice Varalli ha anche condannato l’imputato a un risarcimento danni alla moglie pari a 25 mila euro.
“Sono molto soddisfatta dell’esito di questo processo – ha dichiarato a ImperiaPost l’avvocato Eva Rocca – Spero che possa essere per le donne vittime di violenza un monito a difendersi e a denunciare vessazioni e soprusi”.
L’avvocato Erminio Annoni ha già annunciato di voler presentare appello contro la sentenza di condanna.