Da anni vive da sola in una cantina umida a quasi al buio sull’argine sinistro a Oneglia. È solo una delle tante situazioni di degrado in cui versano molti imperiesi a cui nel 2016 nel istituzioni non sono state ancora in grado di dare un aiuto concreto. Solo grazie all’intervento di alcuni vicini e volontari la donna riesce a vestirsi e a mangiare almeno una volta al giorno.
Ormai la richiesta non è più quella di vedersi assegnare una casa popolare ma quella di avere a disposizione qualcuno che dia una mano di antimuffa, di pittura e un aiuto per pagare le bollette. La vergogna è tanta e la donna che vive all’interno di questa cantina non vuole essere intervistata ma i modi per darle una mano ci sono.
“Vorrei solo che se ne occupassero – dice una dei volontari – non chiediamo un appartamento (oh se ci fosse anche perchè no) ma principalmente qualcuno che ,riuniti con noi tutti insieme, sia in grado di svuotare questo alloggio/cantina e sistemarlo in modo da essere vivibile . Istituzioni non volete dare una casa ??? aiutateci a rendere questo tugurio sano e pulito grazie”.
Chissà se l’assessore al bilancio Fabrizio Risso che è anche quello ai servizi sociali non decida di destinare una parte del “tesoretto” da 6,5 milioni di euro per le emergenze abitative. Il comune sa come e dove trovarci, saremo lieti di fare da tramite tra le istituzioni e la donna.
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