E’ durata poco più di un mese la mostra fotografica all’aria aperta realizzata dal fotografo Settimio Benedusi e dedicata ai ritratti dei pescatori imperiesi. Un omaggio alla pesca e ai suoi protagonisti è andato completamente distrutto. I ritratti affissi sulla parete, nell’area pesca del porto di Oneglia, sono stati stracciati uno a uno. Restano solo alcuni scorci dei volti immortalati. Imperia, ancora una volta, si dimostra immatura, superficiale. Un’altra occasione persa.
E’ stato lo stesso Benedusi a raccontarlo, attraverso un post sul proprio blog.
“Ieri sono stato lì, perchè da allora (forse ho dimenticato di dire che tutto ciò è stato fatto il 7, 8 e 9 settembre) ogni volta che tornavo ad Imperia mi piaceva tanto tornare a visitare il mio muro, ed era ogni volta una sorpresa e una festa trovare persone che commentavano, fotografavano e guardavano: bellissimo e ogni volta commovente. Ecco, ieri sono andato e ho trovato tutto distrutto. Tutto cancellato. Tutto rovinato.
Mi sono stupito anche io a non sentirmi triste, come consapevole che tutto ciò sarebbe inevitabilmente successo, metafora perfetta di lavoratori che hanno avuto un minimo di notorietà ed onore ma poi sono ripiombati nell’inevitabile oscurità: chi ha fatto quello scempio in fondo mi ha fatto un favore, perchè ha raccontato con le sue mani di quanto sia facile cancellare la dignità di chi si fa un culo così, in mare tutte le notti. Non valgono nulla, neanche attaccati su un muro. Però le cose spesso succedono con un percorso tutto loro, e in questa distruzione la mano inconsapevole ha creato un’opera ancora migliore di tutte le mie, una vera opera d’Arte. Il viso di Orazio che emerge dal manifesto strappato, racconta la sua ostinazione, l’ostinazione e il coraggio di tutti quelli come lui”.