“Con queste righe vorrei esprimere un encomio di servizio al Direttore della struttura Anni Azzurri di Riva Ligure Stefano Faraldi. Per me è doveroso far conoscere con quale cura e professionalità è stato accolto e seguito mio fratello per quasi un anno”. Lo scrive Fulvio Salvagno, fratello di Sergio Salvagno, l’agronomo colpito due anni fa da un razzo alle vele d’epoca, durante la manifestazione dello sbarco dei pirati.
“Metto subito in evidenza lo stato in cui si trovava Sergio definendolo all’arrivo a LeGrange “più morto che vivo”. Con questa lettera vorrei sottolineare le premure con cui sono trattati gli ospiti con programmi di sostegno chimico, psicologico, logo/fisioterapico ed altro.
Nel Direttore Faraldi gli ospiti stessi sanno di trovare anche un vero padre che con cuore, scienza e coscienza sa trasformare i momenti di comunità in continuità familiare dove ogni ospite non sarà mai solo un “numero” ma il vero protagonista della sua vita sia dentro che, quando possibile, fuori dalla struttura.
Servizio alla persona ed altissima professionalità queste le caratteristiche più salienti del Direttore Faraldi e dei suoi collaboratori. Una guida sicura e concreta, pronta all’ascolto, sempre pronta alla risposta più giusta tanto per accompagnare con il suo carico e la sua pazienza l’anziano che per dare un sollievo al disabile ancora alla ricerca di quelle sicurezze che, fuori dalla struttura mancherebbero del tutto, come nel caso di Sergio. Un punto fermo del sistema Anni Azzurri e del Direttore Faraldi di LeGrange”.