“Il signor Risso 15 giorni fa mi ha promesso di fare qualcosa per me, ma non l’ho ancora sentito, se voi giornalisti mi potreste dare una mano con il signor Risso, grazie. Io intanto ho fatto un sopralluogo al ponte di Loreto. In banca ho solo 500 euro, aiutatemi, altrimenti faccio il volo della fenice”.
Questo il messaggio shock lanciato pochi giorni fa da Luigi Manolio, 54 anni, di origini calabresi ma residente a Imperia, disoccupato da oltre 2 anni. Qualche settimana fa Luigi si era incatenato all’ingresso del Comune di Imperia per protesta. Imperiapost lo ha contattato.
“L’assessore Risso mi ha chiamato. Mi ha fissato un appuntamento con un assistente sociale – racconta Luigi, separato, con due figli, di 22 e 24 anni – Ma io non voglio l’elemosina, voglio un lavoro. Mio figlio di 22 anni ha un problema all’intestino, deve essere operato. Mi restano in banca poco meno di 500 euro dopo che ho pagato le bollette. A fine mese dovrò pagare l’affitto, 500 euro. Non sono davvero come fare”.
“Ho lavorato per 25 anni presso la Glorio Costruzioni come carpentiere – prosegue – poi due anni fa sono rimasto a casa. Mi hanno licenziato per questioni economiche. Ho fatto anche il fabbro. Ho mandato decine di curriculum in questi due anni, ma senza nessun risultato. Non ho più il sussidio di disoccupazione e non so più dove sbattere la testa. Sono iscritto all’ufficio collocamento e a due agenzie interinali. Non chiama nessuno. Mi sono trasferito a Imperia dalla Calabria, mia terra di origine, nel 1982. Lavoro da quando avevo 10 anni, ora sono 26 mesi che sono a casa. Per favore aiutatemi, chiedo solo un lavoro per potermi mantenere e per poter aiutare i miei figli”.
