Il tesoretto di 6,5 milioni di euro ottenuto dal Comune di Imperia grazie all’accordo con le assicurazioni Generali a fronte delle fidejussioni bancarie siglate da Porto di Imperia S.p.A. a garanzia delle opere a scomputo e a terra dell’approdo turistico è finito al centro dell’udienza tenutasi oggi dinnanzi ai giudici del Consiglio di Stato che hanno rinviato la sentenza relativa al ricorso presentato dai curatori fallimentari della società contro la revoca della concessione demaniale al prossimo 6 luglio 2017.
I legali della curatela hanno depositato motivi aggiuntivi in favore della loro tesi facendo così slittare la sentenza al prossimo luglio. In particolare la curatela sosterrebbe che sia venuto meno uno dei motivi che ha portato alla decadenza della concessione demaniale. Infatti, il tesoretto sarebbe la chiara dimostrazione che il Comune avrebbe potuto incassare i canoni arretrati escutendo le fidejussione che erano a garanzia della concessione in capo alla Porto di Imperia S.p.A.