24 Dicembre 2024 03:45

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IMPERIA. DEGRADO NELLE SCUOLE. MUFFA SUI MURI DEL LICEO AMORETTI, L’AMAREZZA DI UNA MADRE: “L’HO SEGNALATO, MA…”/ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: Una madre indignata per la condizione in cui versa l'aula dove si reca ogni mattina la classe di sua figlia, la quarta C del Liceo Amoretti di Imperia, ha provato a rivolgersi agli enti preposti, senza ottenere alcun risultato.

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Altre situazioni di degrado nelle scuole di Imperia. La segnalazione questa volta arriva da una madre che, indignata per le condizioni in cui versa l’aula dove fa lezione sua figlia, la quarta C del Liceo Amoretti di Imperia, ha provato a rivolgersi agli enti preposti, senza ottenere alcun risultato. Contattata da ImperiaPost, la donna racconta tutti i passaggi che ha affrontato, finora senza successo, per far sì che qualcuno si interessi del problema.

Dall’inizio dell’anno scolastico – afferma la donnamia figlia e i suoi compagni sono costretti a fare lezione in un aula dalle condizioni critiche. La muffa ricopre una porzione di muro notevole, e l’aria che si respira non è di certo delle migliori. Inoltre ci sono alunni che soffrono di allergie, che potrebbero essere maggiormente danneggiati da questa situazione.

Il 22 settembre ho subito chiesto un colloquio con la preside del Liceo, la quale ha affermato di non essere a conoscenza della situazione. Ha aggiunto che il problema non è di competenza del preside, ma della Provincia, e mi ha consigliato di rivolgermi direttamente a chi di dovere. Così ho fatto. Dopo poco tempo ho telefonato in Provincia e ho parlato con l’ingegner Russo, che ha però risposto che al momento si sta occupando di problemi più importanti.

A quel punto ho deciso di rivolgermi all’ufficio Igiene, da cui ho ricevuto il consiglio di presentare un esposto scritto che, una volta girato alla Provincia, permetterà l’avvio dei provvedimenti necessari.

Non penso ci sia bisogno di grandi impreseconclude – basterebbe agire sulla muffa con i prodotti specifici, in modo da rendere l’aula vivibile per tutti, alunni e insegnanti. Invece, sembra che la cosa più difficile sia riuscire a contattare l’ente giusto che se ne possa occupare“.

A cura di Gaia Ammirati

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